Agrigento

Licata, il PalaFragapane restituito alla città entro fine anno

LICATA (AG) – Per un importo complessivo di 723.561,35 euro, sono stati aggiudicati i lavori di ristrutturazione e adeguamento alle normative vigenti del Palazzetto dello Sport Nicolò Fragapane. La notizia è stata data dal sindaco Giuseppe Galanti e dal delegato delle funzioni dirigenziali del Dipartimento Area tecnica del Comune, Sebastiano Alesci.

La ditta aggiudicataria, conclusa la procedura di espletamento del bando pubblico, avrà a disposizione 192 giorni per effettuare i lavori di risanamento, riqualificazione, adeguamento a norma e per consegnare la struttura di via Marocco chiusa dal 2017.

“L’intervento – ha affermato il primo cittadino – era atteso da tempo. Il Palazzetto dello Sport Nicolò Fragapane tornerà finalmente a disposizione della comunità licatese. Infatti, dopo l’aggiudicazione dei lavori alla ditta che eseguirà la ristrutturazione, a breve, prenderà il via il cantiere per rendere l’impianto sportivo totalmente fruibile, in piena sicurezza, dai cittadini e dalle società sportive”.

“Il PalaFragapane – ha concluso Galanti – simbolo della città chiuso dal 2017 dopo aver ospitato per anni le maggiori squadre locali di basket e pallamano, come promesso, entro la fine dell’anno, tornerà finalmente a disposizione dei nostri giovani e dell’intera collettività”.

Sempre per quanto riguarda gli edifici di competenza comunale, l’Amministrazione ha annunciato lo stanziamento, da parte della Regione (assessorato all’Istruzione e alla Formazione professionale) di 26.095,17 euro per la certificazione di vulnerabilità sismica della Badia, edificio che ospita la scuola primaria dell’Istituto comprensivo Francesco Giorgio.

La certificazione di vulnerabilità sismica è un documento che fotografa la sicurezza dell’edificio rispetto al rischio sismico della zona in cui è stato costruito, ed è fondamentale per ottenere finanziamenti pubblici, a partire dai fondi Pnrr, per effettuare ristrutturazioni e per migliorare la sicurezza delle strutture scolastiche.

Il contributo stanziato dalla Regione siciliana proviene dai fondi Pon Fesr 2014/2020 e le indagini necessarie alla classificazione sismica devono concludersi entro la fine dell’anno scolastico in corso.