Licata, il trasferimento degli archivi storici fissato per maggio - QdS

Licata, il trasferimento degli archivi storici fissato per maggio

redazione

Licata, il trasferimento degli archivi storici fissato per maggio

mercoledì 12 Gennaio 2022

L’assessore alla Cultura del Comune di Licata, Violetta Callea, ha illustrato il progetto dell'Ente per salvaguardare il proprio patrimonio, da destinare nei locali del Convento del Carmine

LICATA (AG) – Entro il mese di maggio del prossimo anno, compatibilmente con i tempi necessari a completare l’iter amministrativo previsto per gli adempimenti di natura burocratica e tecnica da parte degli Enti preposti, l’Archivio storico comunale, la Biblioteca Luigi Vitali e il Fondo librario antico saranno trasferiti nei locali del Convento del Carmine.

Lo ha annunciato l’assessore comunale alla Cultura Violetta Callea, promotrice dell’iniziativa esitata favorevolmente dalla Giunta municipale con delibera del 5 gennaio 2022, che consentirà una miglior tutela e valorizzazione del patrimonio archivistico e librario, antico e moderno del Comune di Licata, consentendone, al contempo, l’adeguata fruizione da parte degli studiosi, delle scolaresche e dei turisti, anche con sistemi innovativi.

“L’Amministrazione comunale – ha affermato l’assessore – nel supremo interesse della collettività, della cultura e dell’educazione delle giovani generazioni, intende intervenire celermente sull’inadeguatezza e precarietà dei locali che attualmente ospitano la Biblioteca Luigi Vitali, il Fondo librario antico e l’Archivio storico comunale, avviando l’iter per il trasferimento di questi importanti siti culturali in un unico contenitore culturale individuato nell’Aula Capitolare e negli ampi locali dell’antico Convento del Carmine di corso Roma. Questo è soltanto il primo passo per garantire nel modo migliore la fruizione della nostra cultura. Non ci limitiamo soltanto agli annunci, ma produciamo atti concreti”.

“Con l’occasione – ha aggiunto Callea – a fronte di una recente notizia divulgata sui social dal professor Calogero Carità (rinomato studioso e storico licatese, ndr), volevo rassicurare che gli archivi storici comunali non sono affatto bistrattati ma ben custoditi, ed è grave che attraverso questa affermazione, per la quale l’Amministrazione comunale potrebbe anche riservarsi di sporgere denuncia alle autorità competenti, venga ingiustamente fatta emergere una negligenza nella custodia dei beni archivistici, senza aver effettuato alcun accertamento”.

“Per quanto riguarda il deposito archivistico collocato nei locali attigui all’ex macello comunale – ha aggiunto l’assessore – giudicati inadeguati dal professor Carità, ci chiediamo come mai, in quel tempo, non si è opposto, in qualità di ispettore onorario dei Beni culturali al trasferimento? Soltanto oggi, dopo 15 anni, si è accorto che quei locali non sono adeguati? L’assessorato alla Cultura da me diretto, si sta già attivando per le opportune verifiche e il trasferimento del deposito archivistico dell’ex macello, ma non può trasferire d’urgenza, di propria iniziativa, senza il benestare della competente Soprintendenza”.

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