Licenziamenti Amazon, 10mila posti a rischio: ecco quali e dove in Italia - QdS

Licenziamenti Amazon, 10mila posti a rischio: ecco quali e dove in Italia

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Licenziamenti Amazon, 10mila posti a rischio: ecco quali e dove in Italia

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martedì 15 Novembre 2022

Secondo stampa Usa, Amazon prevedrebbe di tagliare circa 10mila posti di lavoro nel mondo, forse già da questa settimana: cosa sta succedendo

Amazon, Il colosso statunitense dell’e-commerce, starebbe per effettuare massicci licenziamenti. Secondo la stampa Usa, infatti, il gruppo fondato da Jeff Bezos prevedrebbe di tagliare circa 10mila posti di lavoro nel mondo, forse già questa settimana. Si tratta di un’incidenza di circa l’1% della forza lavoro complessiva della multinazionale dell’ecommerce. Ad ogni il numero non è ancora fisso e potrebbe cambiare in previsione dell’annuncio dei prossimi giorni. C’è da chidersi se questo “taglio” riguarderà anche l’Italia e le sue sedi presenti in Sicilia. Ma dove si trova Amazon in Sicilia? Quanti sono i lavoratori assunti e quali potrebbero rischiare il posto di lavoro?

Il più grande taglio di posti di lavoro della sua storia

Se il piano venisse confermato, osserva il New York Times, si tratterebbe del più grande taglio di posti di lavoro della sua storia.

Com’è possibile che ci siano tagli in un periodo in cui l’e-commerce è onnipresennte e indispensabile nella vita di tutti i giorni, possa essere in difficoltà? Ecco alcune possibili risposte sul perché Amazon potrebbe decidere di avviare massicci licenziamenti nel mondo.

Gli anni del Covid e il lockdown

Negli “anni del Covid”, anche e soprattutto causa lockdown e restrizioni varie, il business del commercio elettronico era cresciuto a dismisura. Amazon passò da 900 a 1.700 mila miliardi di capitalizzazione. Ma al momento ha perso il 39,5% di quel valore.

L’economia mondiale e il mondo dell’ecommerce

La lunga e lenta frenata coincise con le riaperture, che hanno ridotto i volumi delle vendite online in maniera più forte del previsto. L’ecommerce è arrivato per restare, ma forse non in maniera così pervasiva e definitiva come alcuni prevedevano.

La situazione Amazon in Italia, oggi

Secondo quanto riporta, “corrierecomunicazioni.it”: Nel 2022 Amazon ha creato altri 3.000 posti di lavoro in Italia, portando il totale dei dipendenti a oltre 17.000. Nel 2021, la multinazionale ha investito nel nostro Paese oltre 4 miliardi di euro (con un +38% rispetto ai 2,9 miliardi di euro del 2020), raggiungendo un totale di 12,6 miliardi di euro di investimenti, a partire dall’apertura di Amazon.it nel 2010. Crescono anche i ricavi totali delle attività di Amazon in Italia, che ne 2021 ammontavano a oltre 8,75 miliardi di euro – con un +21% rispetto ai 7,25 miliardi di euro del 2020 – e il contributo fiscale complessivo – aggregando le imposte dirette e indirette – è stato di oltre 751 milioni di euro (+118% rispetto ai 345 milioni di euro del 2020).

Quali sono le posizioni Amazon che rischiano di più

I tagli si dovrebbero concentrare nell’area dei dispositivi Amazon Alexa, della divisione retail e nel team delle risorse umane. Non ci sono certezze sul numero effettivo dei licenziamenti, ma se le indiscrezioni venissero confermate, si tratterebbe del 3% dei dipendenti aziendali di Amazon, di meno dell’1% della sua forza lavoro globale di oltre 1,5 milioni di persone, che è composta principalmente da lavoratori a ore. Nel nostro Paese Amazon dà lavoro a circa 17mila persone: impossibile a oggi sapere se e quante unità rischiano il posto in Italia. Secondo il “Sole 24 Ore” I tagli, che potrebbero riguardare anche l’Italia, si concentreranno sui dipendenti aziendali dell’area eCommerce e tecnologia.

Dove si trova Amazon in Sicilia

Il colosso Amazon è presente a Palermo, ed esattamente a Brancaccio, in via Enrico Mattei. Il centro Amazon, che ha una superficie di oltre 8mila metri quadrati, serve principalmente i clienti della Sicilia occidentale, nelle aree di Palermo, Trapani e Caltanissetta. Quello di Brancaccio è il secondo deposito dell’azienda in Sicilia, dopo l’apertura di quello di Catania, dove lavorano 70 persone a tempo indeterminato.

Nel Meridione altri depositi sono ad Arzano, in Campania, e a Bitonto, in Puglia.

Perché Amazon è in difficoltà e vuole licenziare i dipendenti

Per il colosso di Seattle sta per iniziare il periodo tradizionalmente più caldo dell’anno, tra black friday e la lunga volata di acquisti natalizi. In queste settimane solitamente Amazon ha sempre cercato stabilità. Se i licenziamenti partiranno proprio in questo frangente sarà la dimostrazione di come il deterioramento dell’economia globale abbia messo sotto pressione il mondo dell’e-commerce.

Le altre “Big” nel mondo che vogliono licenziare

Amazon è solo l’ultima di un lungo elenco. Meta, gruppo di Facebook, ha licenziato 11mila persone. Getir, tra i principali servizi di spesa a domicilio, 4.480. Booking.com 4.375. Twitter 3.700. Secondo gli ultimi dati disponibili, nel mondo sono 1.574 le aziende tech che hanno licenziato da inizio anno. Per un totale di 121 mila posti di lavoro tagliati. Andranno poi sommati i licenziamenti di Amazon, quando saranno ufficiali. Tra i big sembrano, per ora, “resistere” Google e Apple: hanno però già annunciato che il ritmo delle assunzioni nei prossimi mesi subirà un rallentamento.

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