I genitori hanno deciso di donare gli organi, contribuendo a salvare altre vite.
Non ce l’ha fatta Lidia Ferro, la ragazza che nei giorni scorsi era caduta dal balcone del terzo piano di casa sua.
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La 22enne è stata ricoverata al trauma center dell’ospedale Villa Sofia, a Palermo, ma è morta per le ferite riportate nella caduta dal balcone.
I funerali e il cordoglio per la morte di Lidia Ferro
La zia di Lidia Ferro, Francesca Ferro, ha comunicato che i genitori della ragazza hanno deciso di donare i suoi organi. I funerali si terranno oggi, venerdì 8 novembre, alle ore 12 nella cattedrale di Mazara. Ecco il post Facebook con le comunicazioni.
“Oggi la nostra famiglia ha avuto la notizia più brutta che poteva avere: alle 14.30 circa Lidia verrà dichiarata clinicamente morta. Mio fratello Giuseppe e mia cognata Stefania hanno fatto una scelta terribile, ma nello stesso tempo meravigliosa: doneranno il cuore e quant’altro si potrà affinché qualcun altro possa vivere grazie a Lidia. Vi ringraziamo per tutte le preghiere spese e vi chiedo di continuare a farlo affinché Dio dia la forza di affrontare questo momento”.
La morte della giovane ha scosso l’intera comunità di Mazara del Vallo. Moltissimi hanno scritto dei messaggi di cordoglio e vicinanza alla famiglia, eccone alcuni.
Il sindaco di Mazara, Salvatore Quinci, ha espresso il cordoglio dell’amministrazione in un messaggio su Facebook. ”Un’altra giovane vita spezzata – ha scritto Quinci – dopo la scomparsa il mese scorso del ventottenne Calogero Siragusa. Siamo vicini alla famiglia che nel momento della tragedia e del dolore ha avuto l’altruismo e la generosità di autorizzare la donazione degli organi per salvare altre vite”.
“Riposa in pace Lidia, grazie per aver trascorso 3 anni di amicizia insieme. Ti voglio bene
Condoglianze alla famiglia”.
“Non ci sono parole, solo tanta tristezza. Riposa in pace, cara Lidia, che la terra ti sia lieve. Condoglianze alla famiglia Ferro”.
Commovente il messaggio del padre, Giuseppe Ferro, che nel dolore riesce a trovare un barlume di speranza. “Grazie amore mio, con i tuoi organi hai salvato tante vite umane, di cui un bimbo di sei mesi. Grazie amore mio”.