“Se la Dc è, per usare le parole del presidente Schifani, un ‘sistema partito che confligge con i principi di trasparenza’, non ci si può limitare a operazioni di facciata a Palazzo d’Orleans, ma serve rimuovere tutti gli assessori indicati da Cuffaro in tutte le giunte della Sicilia”. Lo dice Sergio Lima, componente della direzione nazionale dem e della segreteria regionale del Pd.
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Il dirigente del Partito Democratico poi aggiunge: “In caso contrario saremmo davanti all’ennesima operazione per tirare a campare mettendo la polvere sotto il tappeto. Bene, quindi, come sta avvenendo a Palermo e in altri Comuni, la richiesta del Pd, e delle altre opposizioni, per interventi in tal senso. È il modo migliore per dare continuità alla mobilitazione di questi giorni delle opposizioni“.
La richiesta del M5s a Palermo: “Lagalla espella la Dc dalla sua giunta”
“Dopo le indagini che coinvolgono Cuffaro e la Nuova Democrazia cristiana, il presidente della Regione Schifani ha deciso di interrompere ogni rapporto in giunta con la Dc. E il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, cosa aspetta a fare lo stesso? Nella sua giunta siede ancora un assessore della Dc: una scelta oggi politicamente e moralmente insostenibile”. Lo dicono i consiglieri comunali M5s al Comune di Palermo, Concetta Amella, Giuseppe Miceli e Antonino Randazzo.
“Da Lagalla non ci aspettiamo né coerenza né coraggio morale – aggiungono -. Continua a fare il sindaco-spettatore di una città allo sbando, mentre nelle retrovie si preoccupa solo di blindare accordi politici con Lombardo e Miccichè. È l’ennesima conferma di un’amministrazione piegata ai giochi di potere, incapace di dare risposte ai cittadini e di affrontare i problemi reali di Palermo. La città merita un sindaco, non un mediatore di spartizioni politiche”.

