L’importanza dello storytelling nei videogiochi moderni - QdS

L’importanza dello storytelling nei videogiochi moderni

L’importanza dello storytelling nei videogiochi moderni

venerdì 07 Ottobre 2022

La scrittura per il videogioco è potenzialmente molto diversa dalla scrittura per il cinema, il teatro o la narrativa

Comunicazione aziendale

La natura audiovisiva del medium videoludico ha spesso creato paragoni e parallelismi con il cinema, che hanno descritto il modo in cui i due media si sono più volte influenzati a vicenda. Da un lato, è certamente vero come i videogames abbiano ispirato storie narrate dai film hollywoodiani, in particolar modo quel genere di cinema spettacolare che faceva degli effetti speciali visivi la sua arma vincente. Ciò ha portato alla creazione di veri e propri titoli di culto come Tron o Wargames – Giochi di Guerra, film che durante i primi anni Ottanta hanno contribuito ad arricchire le librerie degli arcade gaming. In questo caso, ma ci saranno molti altri casi in futuro, il film diventa gioco. Viceversa, alcune fortunate serie di videogiochi sono state spesso tradotte in prodotti cinematografici con risultati alterni, come per la prima versione del film ispirato a Super Mario Bros del 1993. D’altro lato, il videogioco si trova inevitabilmente a fare i conti con il linguaggio cinematografico nel momento in cui scopre la telecamera ed è costretto a seguire i dogmi dell’inquadrature e le regole del montaggio video.

Tuttavia, se questi parallelismi trovano una ragione d’essere quando si parla degli aspetti visivi dei due media, le cose sono totalmente differenti quando parliamo di narrazione. Quello che oggi viene appunto definito lo storytelling di un prodotto che sta alla base del cinema narrativo e della fiction. Si tratta di un medium in questo caso lineare, caratterizzato da una storia che un inizio e una fine e nel quale l’ordine in cui accadono gli avvenimenti è deciso in fase di montaggio dal suo autore, senza l’intervento dello spettatore. In secondo luogo, il tempo narrativo, ossia la durata del film e il tempo narrato, cioè la durata temporale degli eventi, sono quasi sempre differenti, proprio a causa di alcuni espedienti narrativi e del montaggio stesso.

Nel videogioco dotato di una trama le cose funzionano in modo differente, rispetto al mondo del cinema. Il videogioco non è per sua natura un medium lineare: le storie hanno sì un inizio e una fine, ma l’ordine in cui si svolgono gli eventi può essere modificato e manipolato dal giocatore attraverso le sue azioni di gioco, tanto che in molti giochi è possibile omettere intere sequenze di tipo narrativo rifiutandosi di seguirne gli sviluppi. In secondo luogo la durata e la durata degli eventi svolti variano in funzione alla rapidità del giocatore. Vi è infine un’altra sostanziale differenza che il cinema moderno ha adottato come espediente narrativo, prendendolo proprio da un elemento caratteristico di certi videogames: il loop temporale.

Detto questo bisogna però ricordare come la scrittura per il videogioco sia potenzialmente molto diversa dalla scrittura per il cinema, il teatro o la narrativa. L’autore in questo caso dovrà prevedere che avrà a che fare con un giocatore virtualmente in grado di scombinare l’ordine degli eventi e di farli durare più o meno del previsto. Da questo punto di vista il cinema nei suoi episodi meno convenzionali e chiamati appunto meta-cinematografici, talvolta ricorda da vicino il meccanismo e il plot narrativo di un gioco. Pensiamo ad esempio a un cult come Quella casa nel bosco, che durante la seconda parte del film ricorda da vicino lo svelamento di sottotrame e dello sviluppo di un videogame. Bisogna inoltre ricordare come i giochi narrano spesso storie che si diramano, si dividono, si contorcono e di ripiegano, lavorando all’interno di un medium in cui gli aspetti narrativi, seppur importanti, sono sempre assoggettati all’inattività. Scrivere per i videogiochi, ricade infatti all’interno del campo degli interactive storytelling che, come intuibile, non è così semplice da padroneggiare. Discorso a parte è quello che riguarda invece il settore del gambling dove i casino online sono oggi divenuti molto accessibili e possono essere praticati anche direttamente da smartphone attraverso le app di gioco o la versione browser.      

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