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L’incendio a Marsala, 2 arresti per il caso alla pescheria Crimi

L’incendio a Marsala, 2 arresti per il caso alla pescheria Crimi
Paura a Palermo: nuovo episodio di violenza

L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Marsala e sviluppata dai Carabinieri della Sezione Operativa del N.O.R. della Compagnia di Marsala, ha consentito, in meno di un mese, di raccogliere gravi indizi di colpevolezza in ordine ai fatti dello scorso 12 ottobre.

Su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Marsala, il G.I.P. della città lilibetana ha emesso un’ordinanza di misura cautelare degli arresti domiciliari con sorveglianza elettronica a carico di 2 soggetti del luogo, in quanto indagati dell’incendio della “Pescheria Crimi” occorso la notte del 12 ottobre scorso nel centrale mercato ittico di Marsala. Per i fatti contestati i due dovranno rispendere dei reati di tentato incendio.

L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Marsala e sviluppata dai Carabinieri della Sezione Operativa del N.O.R. della Compagnia di Marsala, ha consentito, in meno di un mese, di raccogliere gravi indizi di colpevolezza in ordine ai fatti per i quali si procede e che ha determinato il danneggiamento dei locali dell’attività commerciale “Pescheria Crimi”, sita nel centralissimo mercato ittico di Marsala, in Piazza del Popolo.

Il caso sulla pescheria Crimi. L’incendio, le indagini e gli arresti

Gli approfondimenti investigativi svolti hanno consentito di ricostruire come i due arrestati – fratelli marsalesi, dopo aver reperito il materiale infiammabile (benzina) prelevato con una bottiglia presso un’area carburanti del centro urbano, si sarebbero portati con delle biciclette fino in Piazza del Popolo dove, a volto travisato, si sarebbero introdotti all’interno del mercato ittico appiccando le fiamme al bancone del pesce della “pescheria Crimi” non curanti della vicinanza a palazzi abitati e ad alcune bombole del gas.

Incendio nell’Agrigentino, a fuoco una ditta di calcestruzzo: indagini in corso

Notte di paura quella del giovedì- venerdì 7 novembre per incendio a Sant’Angelo Muxaro, nell’Agrigentino. Qui infatti, un incendio ha danneggiato tre betoniere che si trovavano all’interno di una ditta di calcestruzzo alla periferia della zona. Le cause del rogo sono ancora da accertare, con le indagini adesso in corso. Per il momento nessuna pista è esclusa, anche se la natura dell’incendio sembra possa essere dolosa (trovato del liquido infiammabile).

Il principio di incendio sui mezzi Rap. La vicenda

La mattina del 30 ottobre scorso, durante le attività di raccolta in via Maqueda, altezza Chiesa di Sant’Orsola dei Negri, a causa di materiale infiammabile o potenzialmente pericoloso scaricato illecitamente all’interno di alcuni carrellati, un moto-lambro elettrico ha rischiato di incendiarsi. È successo, intorno alle 8 del mattino, durante le attività di raccolta “porta a porta”.

L’autista e l’operaio addetto alla raccolta hanno visto fuoriuscire del fumo all’interno del mezzo e tempestivamente hanno attivato le operazioni necessarie per mettere in sicurezza persone e mezzi provvedendo a scaricare i rifiuti su strada per evitare il peggio. Sul posto tempestivamente sono intervenuti i vigili del fuoco per spegnere il principio di incendio sui rifiuti. L’Azienda ha già rimosso i rifiuti agiati temporaneamente su strada ripulendola.

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