Lo sprint dei bimbi, 15mila vaccinati in un giorno - QdS

Lo sprint dei bimbi, 15mila vaccinati in un giorno

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Lo sprint dei bimbi, 15mila vaccinati in un giorno

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venerdì 17 Dicembre 2021

Un report parziale, un primo step che però fa guardare con discreto ottimismi i prossimi giorni, soprattutto in vista della festività natalizie

Un primissimo bilancio che fa ben sperare. La campagna di vaccinazione per la fascia di età compresa tra i 5 e gli 11 anni, nelle regioni dove è partita, ha fatto registrare una adesione, nel primo giorno di somministrazioni, di circa 15 mila bambini.

Un report parziale, un primo step che però fa guardare con discreto ottimismi i prossimi giorni, soprattutto in vista della festività natalizie. Parliamo, infatti, di una platea complessiva di 3.656.069 che potrebbe ampliarsi già nel mese di marzo con l’ok all’immunizzazione anche per la fascia degli under 5, così come annunciato oggi dal sottosegretario alla Salute, Andrea Costa.

Gli under 5

“E’ ragionevole pensare che a marzo-aprile ci possa essere un vaccino anche per quella fascia: la scienza ogni giorno procede”, ha affermato. E che la vaccinazione dei più piccoli sia attualmente una priorità nella campagna nazionale emerge anche dalle parole del capo della struttura emergenziale, Francesco Figliuolo. “Non ci sono obiettivi fissati: il nostro interesse è vaccinare e mettere in sicurezza più bambini possibili”, ha affermato oggi annunciando che le scorte di sieri non manco ed altre sono in arrivo. “Oltre i 5,5 milioni di dosi già destinate alle Regioni, da oggi in avanti il 17, il 22 e il 29 ne affluiranno altre 5 milioni, di cui oltre la metà saranno dosi Pfizer”, ha spiegato il commissario. Per mantenere il piede sull’acceleratore della campagna sulle terze dosi il consulente del commissario, Guido Rasi, propone di abbassare i tempi della durata del Green pass.

“Dopo 5 mesi il Pass perde ogni giorno un po’ di validità rispetto alla circolazione del virus. Se fossimo in una situazione di bassa circolazione non sarebbe un problema, ma in un momento di alta circolazione come questo bisogna anche pensare di ridurre la durata”, ha affermato. Per i più piccoli le regioni si sono attrezzate con percorsi dedicati tenendo ben presente anche l’aspetto psicologico della vicenda. In questo la decisione di utilizzare clown, giochi e animazioni per non spaventare i bambini e in alcuni casi gratificarli con anche un vero e proprio “attestato di coraggio”. Analizzando i numeri, nei prossimi giorni si potrebbe assistere ad una forte accelerazione, alla luce del fatto che proprio nel week end che si apre domani alcune regioni inizieranno le immunizzazioni pediatriche.

Le dosi

In Lombardia sono salite a 85 mila le prenotazioni, di queste il 36,33%, cioè 30.813, provengono dall’Ats di Milano, che comprende anche Lodi. In Veneto, dove ieri sono state 1.700 le fiale inoculate, la cifra delle prenotazioni si attesta intorno alle 28 mila unità per la fascia 5-11 mentre in Sardegna sono già 4 mila. In Campania si è arrivati ieri a 2mila dosi iniettate mentre la Puglia ha una media di copertura vaccinale pediatrica superiore alla media italiana: 0,6% del target complessivo contro lo 0,4% italiano.

Le proteste

A Bari, dove sono stati 800 i bambini che hanno ricevuto la prima dose, tre scuole sono state vandalizzate con scritte sui muri. “Governo nazista”, è il messaggio comparso davanti alla scuola media Michelangelo; “Salvate i bambini”, un’altra scritta. Un blitz condannato dal sindaco De Caro: “pensiamo di coprire le scritte con murales o frasi inneggianti alla scienza e alla speranza”: lo ha annunciato il sindaco di Bari, Antonio Decaro. Sul fronte ordine pubblico quella di domani si annuncia come una giornata complicata: a Torino è prevista la manifestazione nazionale dei No vax. Il prefetto, dopo l’allarme della Confesercenti, ha vietato il corteo stabilendo che l’evento debba svolgersi fuori dalla zona centrale del capoluogo piemontese. Dall’inizio dell’anno, secondo i dati diffusi dal Viminale, sono state 4.674 le mani le manifestazioni svolte in Italia dal popolo del “No”. (ANS

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