Roma, 26 set. (askanews) – “Il grano duro italiano non è soltanto una coltura, ma rappresenta la nostra identità. Per questo già nel 2024 abbiamo garantito 30 milioni di euro per i contratti di filiera, coprendo oltre 130 mila ettari per circa 9mila aziende agricole. Con il Coltivaitalia destiniamo altri 300 milioni di euro per sostenere le filiere cerealicole e rafforzare la sovranità alimentare”. Così il inistro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida intervenendo in collegamento con le piazze di Bari e Palermo alla mobilitazione indetta da Coldiretti in diverse piazze italiane sulle difficoltà della filiera del grano.
“C’è stato un periodo – ha ricordato Lollobrigida -in cui i produttori sono stati in balia del più forte, è l’ora di invertire la rotta. Crediamo nella concorrenza ma in quella leale, basata sulla reciprocità dei costi di produzione e sulla possibilità di individuare un prezzo equo. Per questo da gennaio la CUN diventerà il luogo in cui gli agricoltori e i compratori stabiliranno il giusto prezzo del grano”.
Il ministro ha annunciato che per avere più trasparenza e correttezza nei rapporti di filiera verranno avviati “controlli serrati alle frontiere, perché il grano importato rispetti tutti gli standard che i nostri agricoltori garantiscono”. “Il Governo Meloni è quello che ha investito di più nel sostegno agli agricoltori, all’agricoltura e nella valorizzazione del grano duro italiano e continueremo in questo lavoro. Con queste misure vogliamo dare certezze ai nostri agricoltori e rafforzare la competitività della filiera cerealicola italiana”, ha concluso il ministro.

