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L’ombrello hi-tech per difendersi da eventi atmosferici estremi

L’ombrello hi-tech per difendersi da eventi atmosferici estremi

Startup Hypermeteo prevede i rischi causati dai cambiamenti climatici

Milano, 14 set. (askanews) – Ondate di calore, siccità, piogge torrenziali, grandinate violente, trombe d’aria, alluvioni. Il meteo sempre più folle e imprevedibile a causa del cambiamento climatico, provoca ogni anno in Italia una media di 6,8 miliardi di danni (secondo l’Agenzia Europea per l’Ambiente sono 135 miliardi dal 1980 al 2024) e le cose non sono destinate a migliorare: secondo Legambiente nel 2024 nel nostro Paese si sono registrati 351 eventi meteo estremi, con un aumento del 485% rispetto al 2015. In questo scenario fuori controllo un aiuto per le aziende sempre più esposte all’incertezza viene da Hypermeteo, azienda insediata in Progetto Manifattura, il polo green di Trentino Sviluppo a Rovereto: la startup nata in seno all’azienda Radarmeteo (che sviluppa piattaforme e servizi per il monitoraggio meteo-climatico a supporto delle attività operative, dei processi decisionali e delle analisi del rischio), è specializzata nell’analisi dei dati meteoclimatici ad alta risoluzione: “La nostra peculiarità nel panorama nazionale”, spiega il Weather Data Scientist Tullio Degiacomi “è di riuscire a fornire alle aziende, agli enti e alle istituzioni, nostri clienti, dati storici e previsionali degli eventi meteorologici per l’Italia con una precisione di un chilometro quadrato”.

In un panorama climatico così complesso e soggetto a una fortissima incertezza, soprattutto a fronte degli obblighi di legge, introdotti di recente per le imprese, di sottoscrivere polizze assicurative a copertura dei danni derivanti da eventi catastrofici e calamità naturali, diventa fondamentale affidarsi a chi come Hypermeteo è in grado di fornire assoluta precisione nella previsione meteo: “Per effettuare una previsione solitamente si parte da una descrizione tridimensionale il più precisa possibile dello stato atmosferico iniziale, definita da parametri come pressione, temperatura, umidità e vento, ricavati da misure satellitari e stazioni meteorologiche disseminate sul territorio. Questo stato iniziale viene elaborato con modelli numerici, che simulano l’evoluzione del tempo, risolvendo le equazioni della fluidodinamica che descrivono i moti dell’aria e i processi atmosferici”, spiega ancora Degiacomi. Ma secondo Hypermeteo, per rendere queste simulazioni sempre più accurate e affidabili, è fondamentale integrare le osservazioni in tempo reale e possedere un dato storico accurato: “La nostra forza” dice Degiacomi, che fa parte di un team di specialisti under 35 tra cui meteorologi, data scientist, ingegneri informatici, specialisti in AI e laureati in fisica dell’atmosfera o scienze ambientali “è avere fatto un importante lavoro di approfondimento sui dati osservativi: siamo riusciti a raccogliere il più vasto numero di osservazioni possibili di misure di stazioni, misure satellitari e radiometriche su tutto il territorio italiano in un arco di tempo che risale fino agli Anni ’90. Questo ci ha permesso di ricostruire con la risoluzione di un chilometro quadrato i dati meteo storici fino a 30 anni fa, elemento che diventa la chiave fondamentale per affinare, attraverso algoritmi proprietari, le catene previsionali e fare perciò previsioni sul territorio molto più accurate”.

Questa capacità di riuscire a prevedere eventi estremi, puntualmente e con un elevato grado di precisione, che assume anche valore legale in eventuali controversie sui danni, è il motivo per cui Hypermeteo sta diventando il punto di riferimento di aziende appartenenti a diversi settori industriali, e non solo quelli assicurativi: “Sicuramente sapere se un territorio sia più o meno esposto a eventi meteorologici estremi può incidere nella valutazione di una polizza”, dice Gianluca Ferrari, Chief Data Analysis Officer e cofondatore di Hypermeteo, “ma è importante anche per il settore industriale o energetico, in chiave previsionale: per esempio prevedere una nevicata forte può far scattare in tempo dei sistemi di scongelamento dei cavi di alta tensione elettrica. Inoltre la previsione può essere utile a pianificare nuove infrastrutture: conoscere la presenza di venti forti o la probabilità di grandinate in una certa area geografica, può incidere sulla decisione di procedere alla costruzione di un impianto eolico o meno. In maniera analoga quando si deve collocare una nuova piattaforma offshore è fondamentale anticipare quelli che potrebbero essere i costi di gestione per il maltempo”. Oltre alla vita dei cittadini, il meteo, soprattutto quando è estremo e muta repentinamente, influenza il business di tantissimi settori: ecco perché all’elaborazione dei dati di Hypermeteo si affidano oltre ad aziende agricole anche istituzioni che erogano fondi per l’agricoltura, e poi ancora consorzi di bonifica che possono essere messi in crisi da piovaschi intensi, ma anche chi deve finanziare nuovi progetti e vuole sapere a quali rischi atmosferici saranno esposti i propri capitali, o attori del settore edile, che hanno bisogno di conoscere l’impatto del cambiamento climatico sui propri investimenti e progetti. “Un elemento chiave del nostro approccio è far arrivare i dati meteo-climatici alle aziende in modo semplice e immediato”, racconta Gianluca Ferrari. “Per farlo sfruttiamo la tecnologia delle API (Application Programming Interface), che potremmo spiegare come dei ‘ponti digitali’: collegano i nostri dati con i sistemi aziendali in modo automatico, permettendo alle informazioni di arrivare subito dove servono, senza doverle cercare manualmente. In pratica, è come se il meteo parlasse direttamente agli strumenti che le aziende usano ogni giorno, rendendo più semplice prendere decisioni e pianificare le attività. Grazie a questo sistema, un’azienda può vedere subito i dati più aggiornati, consultare le tendenze storiche e capire quali zone o attività potrebbero essere più esposte a eventi estremi. Recentemente abbiamo introdotto le API Climate Sentinel Index, che forniscono informazioni ancora più dettagliate, precise e sempre aggiornate sui rischi meteorologici e climatici. Così, chiunque voglia proteggere infrastrutture, pianificare interventi o gestire investimenti ha a disposizione uno strumento semplice e immediato per capire cosa può succedere e prepararsi per tempo”.

A confermare la qualità di Hypermeteo, nell’elaborazione dei dati e nella creazione di strumenti utili a minimizzare i rischi, è il recente inserimento del Climate Sentinel Scenario nel database di strumenti che il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente offre a istituzioni finanziarie di tutto il mondo per fare assessment di medio e lungo termine sugli impatti del cambiamento climatico. Questo strumento, analizzando con accuratezza e rappresentatività i rischi attuali, ed elaborando proiezioni climatiche future, consente di prevedere l’impatto dei cambiamenti climatici su aree e settori specifici, contribuendo a mitigare i rischi legati all’aumento degli eventi meteorologici estremi e a proteggere le attività economiche. “Siamo orgogliosi di essere entrati a far parte della “cassetta degli attrezzi” del rischio climatico promossa dalle Nazioni Unite”, dice Francesco Dell’Orco, CEO e cofondatore di Hypermeteo. “Questo risultato premia la qualità del nostro lavoro, e allo stesso tempo ci segnala quanto l’emergenza climatica richieda lo sviluppo di scenari con un elevato livello di rappresentatività. Le attività industriali, che hanno una ricaduta, a catena, su diverse filiere e sull’intero tessuto delle piccole e medie imprese, hanno infatti bisogno di un supporto concreto nella valutazione dei rischi, nelle attività di definizione e monitoraggio delle policy ambientali, sociali e di governance, e nella pianificazione degli investimenti, per condurre le loro strategie verso scelte più efficienti e sostenibili”.