Città Plastic Free per recuperare ambiente e territori. Le due Amministrazioni giocano la carta vincente: un protocollo d'intesa siglato con una Onlus che include la sensibilizzazione dei cittadini
TRAPANI – Se transizione ecologica dovrà essere, e sembra la volta buona, non potrà che nascere dai territori. Dalle piccole cose. Dalle nuove abitudini che non passano dai Piani nazionali ed europei, che non sono oggetto dei mega-progetti e di altrettanto mega-finanziamenti. Strategico sarà il giorno per giorno, il lavoro di sensibilizzazione nelle comunità, nelle città.
Quella di Trapani ha deciso di fare un passo avanti. Misurato, a costo zero, ma quanto mai concreto. Meglio. Lo sta già facendo. Con un protocollo d’intesa. Un accordo per mettere al bando la plastica. Soprattutto quella monouso. E con un effetto devastante sull’ecosistema. Un accordo con l’Associazione “Plastic Free Onlus” ha definito un articolato campo d’azione: raccolta della plastica e dei rifiuti non pericolosi; lezioni di educazione ambientale nelle scuole; passeggiate ecologiche nel territorio.
Trapani è la città del vento e del mare e di conseguenza la plastica va combattuta senza tentennamenti. Perché è facile ritrovarla dappertutto, portata da folate o da mareggiate. Va raccolta prima possibile perché non si ferma facilmente e sporca, sporca tanto. Una sfida da vincere a tutti i costi e che l’amministrazione del sindaco Giacomo Tanchida può affrontare senza aprire le casse del Comune. L’Associazione ha proposto la collaborazione a costo zero. Ha dalla sua i volontari. Ha dalla sua una strategia di comunicazione che passa anche dai social e che punta a far comprendere, a coinvolgere i cittadini. Le giornate dedicate alla pulizia di una spiaggia o di un’area non sono soltanto dimostrative, puntano ad essere un tassello sempre più ampio di un progetto di recupero della città. Quella dello scorso 18 aprile per la Giornata nazionale “Plastic Free” – c’erano anche altre associazioni e tanti cittadini -, nella zona nord delle Mura di Tramontana, in pieno centro storico, e quindi a due passi dal “salotto buono” del capoluogo, ha consentito al primo cittadino ed all’assessore all’Ecologia Ninni Romano di mettere le cose in chiaro: “è stato dato un segnale forte di responsabilità civica a tutela del bene comune. Mare, spiaggia, strade, aiuole, pur essendo fuori dalla propria porta di casa, rappresentano la casa comune della comunità trapanese che vogliamo. Continueremo a sostenere azioni di questa natura, mentre non daremo tregua, anche con sanzioni pesanti e denunce, ai comportamenti incivili di quanti sporcano la città. Anzi, invitiamo la stragrande maggioranza dei cittadini trapanesi veri e perbene a segnalare, anche con foto ed info riservate, eventuali criminosi ed incivili atteggiamenti”.
L’accordo per tenere a bada la plastica prevede una “priorità d’intervento alle segnalazioni di abbandono dei rifiuti fatte dai referenti Plastic Free”, si legge nel protocollo d’intesa. L’Associazione può contare sulle referenti comunali Maria Pia Campo e Valentina Oddo, sulla referente provinciale Melania Bosco e sul presidente Luca De Gaetano. La collaborazione tra Comune ed Onlus è di un anno con possibilità di rinnovo. “Plastic Free” si muove sull’intero territorio provinciale ed ha trovato l’attenzione, tra gli altri, del sindaco di Mazara del Vallo Salvatore Quinci. Anche in questo caso è stata seguita la via del protocollo d’intesa.
“È nostro intento – ha sottolineato il primo cittadino – avviare iniziative volte a sensibilizzare la cittadinanza sulla delicata tematica; un segnale forte alla comunità sulla necessità di salvaguardare l’ambiente e la nostra salute. Quello della plastica in mare è una delle grandi emergenze mondiali. Lottare per un mare pulito diventa determinante. Dobbiamo tutti rimboccarci le maniche, partendo dalla cosa più semplice: riduciamo l’uso degli oggetti in plastica monouso e di plastica in genere. Metteremo in campo nuove politiche in grado di tutelare l’ambiente e il nostro territorio”.