Lotta mirata alle zanzare con prodotti a basso impatto ambientale - QdS

Lotta mirata alle zanzare con prodotti a basso impatto ambientale

redazione

Lotta mirata alle zanzare con prodotti a basso impatto ambientale

giovedì 24 Giugno 2021

Claudio Venturelli è entomologo presso il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’A.u.s.l. dell’Emilia Romagna

Eccoci di nuovo insieme con Monica Marchese, Capitan Siderat, specialista qualificata in tecniche avanzate di Pest Control. E stavolta non è sola. Abbiamo, infatti, il piacere di avere anche Claudio Venturelli, entomologo nel Dipartimento di Sanità Pubblica dell’A.U.S.L. della Romagna. Approfittiamo della loro esperienza e professionalità per parlare di una categoria di infestanti che è l’incubo di grandi e piccini: le zanzare.

Dottor Venturelli, lei ha firmato un thriller, “L’innocenza della zanzara”, ma davvero le zanzare sono delle creature innocenti? Quali sono gli effetti che possono avere i loro morsi?
“Le zanzare sono tra gli insetti che conosciamo meglio. Sono le femmine a causare problemi all’uomo in quanto solo loro pungono e con questa attività trofica possono trasmettere gravi malattie. Tra le specie di zanzara che popolano il nostro Bel Paese, particolare attenzione è riservata alla Aedes albopictus, la zanzara tigre, in quanto vettore accertato di alcune arbovirosi. Anche la Culex pipiens, la zanzara comune, si è rivelata di interesse sanitario poiché veicolo del West Nile Virus, ormai divenuto endemico in alcune regioni italiane. Non si deve peraltro dimenticare il ruolo che le zanzare hanno nella trasmissione della Malaria”.

Da cosa sono attratti questi molesti infestanti? Ci racconti qualcosa di più su di loro.
“Le zanzare necessitano di sangue umano per poter svolgere il delicato ruolo della riproduzione e dar seguito alla propria specie. Sono ottime volatrici e sono capaci di intercettare la loro vittima da notevoli distanze. Attratte dall’anidride carbonica emessa con la respirazione e da un certo numero di odori tipici degli esseri umani, il sudore in pole position, con le loro antenne che fungono da piccoli radar ci intercettano e ci raggiungono volando all’incredibile velocità di circa 2-3 km/h, con il battere delle ali che può avere un ritmo di circa 600 volte al secondo!”

E allora cosa occorre fare? Dobbiamo rinunciare ad uscire di casa o esiste una soluzione efficace che ci permetta di dotarci di uno scudo contro i loro attacchi?
“La rinuncia ad uscire di casa la vedrei come ultima soluzione. Oggi sappiamo monitorarle anche attraverso la raccolta delle loro uova e, impegnandoci tutti, possiamo affrontarle con metodologie di contrasto piuttosto sofisticate ed efficaci. Per poter vivere in ambienti con meno zanzare, ogni singolo cittadino può fare la sua parte, evitando accumuli di acqua stagnante inutilizzati: è sufficiente svuotare un sottovaso, un annaffiatoio o un bidone, per evitare che possano nascere milioni di zanzare! La lotta va indirizzata contro le loro larve che vivono in acqua e che possono essere eliminate in maniera mirata con prodotti a basso impatto ambientale. Il ricorso agli adulticidi va riservato ai soli casi di emergenza sanitaria o in situazione di forti infestazioni”.

Come raggiungere buoni risultati?
“Per ottenere risultati nella lotta contro le zanzare vanno scelte soluzioni mirate per ogni ambiente e per ogni situazione. Questo comporta un’accurata conoscenza del territorio, un’adeguata campagna di comunicazione e sensibilizzazione della cittadinanza e la scelta degli strumenti più idonei per agire contro la loro proliferazione. Le azioni da mettere in campo sono molteplici e vanno integrate tra loro per risparmiare soldi e perché, come recita un vecchio detto, l’unione fa la forza!”

Grazie per aver messo a disposizione la vostra professionalità. Credo che siamo tutti d’accordo nell’affermare che prevenire un morso è molto meglio che curarlo, specialmente se lo si fa rispettando l’ambiente.
Salutiamo l’entomologo Venturelli e confermiamo l’appuntamento con Capitan Siderat alla prossima intervista in cui parleremo di vespe e apoidei.

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