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Incidente sul lavoro in cartiera: morto un 52enne. La tragedia a Lucca

Incidente sul lavoro in cartiera: morto un 52enne. La tragedia a Lucca
Ambulanza di notte (Imagoeconomica)

Subito intervenuti gli operatori sanitari dopo la segnalazione, per l’uomo – nonostante gli immediati soccorsi – non c’è stato nulla da fare

Una nuova tragedia sul lavoro è avvenuta nel nostro Paese. Questa volta, l’episodio si è registrato in provincia di Lucca, a Lunata, nell’area del comune di Capannori. Qui, un uomo di 52 anni ha perso la vita a seguito di un incidente sul lavoro avvenuto in una cartiera del luogo.

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Lucca, incidente sul lavoro. Morto un 52enne

Subito intervenuti gli operatori sanitari dopo la segnalazione, per l’uomo – nonostante gli immediati soccorsi – non c’è stato nulla da fare. Sul posto, sono intervenute le autorità, con carabinieri di Lucca e operatori della Prevenzione di igiene e sicurezza al lavoro sul luogo in cui è avvenuto l’incidente.

Vigilante ucciso a coltellate sul posto di lavoro

Momenti di forte apprensione a Bergamo dove, nella prima serata di venerdì 3 gennaio, un vigilante di 36 anni e in servizio in un centro commerciale è stato aggredito e successivamente ucciso coltellate sul proprio posto di lavoro.

Il suo aggressore era inizialmente riuscito a fuggire ma, in queste ore, è stato identificato e fermato dalle autorità. L’uomo – un 28enne del Togo – è stato intercettato al confine con la Svizzera.

Bergamo, vigilante ucciso a coltellate. Fermato l’aggressore

Avviate immediatamente le indagini su quanto accaduto, l’aggressore era riuscito a fuggire ma, in queste ore, l’uomo che ha ucciso Mamadi Tunkara (questo il nome del 36enne deceduto a seguito dell’aggressione) è stato rintracciato e fermato dalle autorità.

Come emerso, si tratterebbe di un 28enne originario del Togo e senza fissa dimora. L’uomo – fermato al confine con la Svizzera nel tentativo di fuggire dopo aver ucciso il vigilante di un centro commerciale a Bergamo – è stato rintracciato a seguito di numerose testimonianze di diverse persone che hanno assistito alla vicenda, oltre che grazie alla revisione delle immagini arrivate dalle telecamere di videosorveglianza presenti sul territorio bergamasco.

Inoltre, cruciale per le forze dell’ordine un filmato registrato da un residente. Questo, riprenderebbe chiaramente l’assassino durante la sua fuga dal luogo del delitto.