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Ast, esulta l’ala forzista: la nomina di Luigi Genovese simbolo di un centrodestra siciliano in evoluzione

Ast, esulta l’ala forzista: la nomina di Luigi Genovese simbolo di un centrodestra siciliano in evoluzione

L’ex ragazzo d’oro eletto alle scorse regionali con 17mila voti ad appena 21 anni è adesso il nuovo commissario dell’Ast e l’emblema di un patto politico in vista delle regionali del 2027

Con la conferma di Luigi Genovese nuovo commissario Ast, la Presidenza della Regione conferma la propria forza in giorni di intensa attività politica. Genovese, già deputato regionale eletto nel 2017 con il record di 17.000 preferenze che confermano l’influenza politica di un cognome importante, faceva già parte del cga dell’Azienda Siciliana Trasporti data per spacciata e recentemente risollevata con iniezioni di liquidità dalle casse della Regione.

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L’annuncio di Palazzo d’Orleans conferma quindi che per l’ala forzista di Renato Schifani tutto procede per il verso giusto. Pochi giorni addietro era stata annunciata la sorridente stretta di mano con Raffaele Lombardo, poi lo scouting a man bassa nel Comune di Ragusa con l’adesione a Forza Italia di presidente del Consiglio comunale, vicesindaco, un assessore e tre consiglieri comunali appena qualche settimana dopo l’adesione del sindaco Peppe Cassì. Una adesione, quella del primo cittadino, annunciata lo scorso 21 luglio direttamente dal segretario di Forza Italia Antonio Tajani.

Schifani fa filotto al tavolo dei negoziati

L’ultimo colpo assestato, quello ibleo, dopo l’accordo con il già alleato ma nervoso Raffaele Lombardo, che riporta in mano a Renato Schifani il mazzo di carte. La contropartita, posta subito sul tavolo da Lombardo, è stata quella del figlio di Francantonio Genovese alla guida dell’Ast. “L’assemblea dei soci, su indicazione della Presidenza della Regione, ha deliberato oggi – fa sapere Palazzo d’Orleans con un sobria e stringata nota – la nomina del nuovo vertice aziendale che subentra al dimissionario Alessandro Virgara, alla guida della società nell’ultimo anno”.

Saldo all’Energia Colianni, cui è stato “affidato” Carmelo Frittitta quale nuovo dirigente generale del Dipartimento regionale dell’Energia, l’arrivo di un altro lombardiano mette da parte progetti alternativi come la convergenza su nuovo soggetto (Grande Sicilia) e consolida Raffaele Lombardo e Roberto Lagalla sotto l’egida di Renato Schifani.

Le scintille Lombardo-Cuffaro nel progetto di Schifani

L’Mpa si sposta così con un piede dentro Forza Italia, e distesi gli animi con la Lega di Matteo Salvini, resta la irrequieta convivenza tra Raffaele Lombardo e Totò Cuffaro. Quest’ultimo ha aumentato iscritti di peso ed aree di influenza del suo partito, oltre che numero di deputati all’Ars. Ma questa partita è risolvibile in un secondo momento, quando si presenteranno i simboli per le regionali con l’esito degli accordi di coalizione.

Il conflitto azzurro ed il consolidamento di Schifani

L’ipotesi potrebbe essere quella di una autonomia interna alla Forza Italia siciliana che fa capo a Renato Schifani per Lombardo e la sua squadra di autonomisti, mentre Cuffaro continuerà la sua strada democristiana rosicchiando iscritti e voti tra il centro ed il centrodestra moderato siciliano.

Luigi Genovese è quindi adesso il simbolo di una variazione di assetto che si registra nel centrodestra siciliano, con particolare riferimento a Forza Italia che negli ultimi mesi è stata animata da fuoco amico e candidature concorrenti con anticipo abbondante sul prossimo congresso. Congresso regionale per il quale, ovviamente, Renato Schifani vuole la riconferma di Marcello Caruso quale coordinatore del partito in Sicilia.