"L'azienda non è sottoposta a sanzioni e quindi può sin da ora operare acquisendo petrolio anche da altri mercati", ha ribadito.
Il ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, torna a parlare della situazione dell’impianto di raffinazione Isab Lukoil di Priolo che rischia di fermarsi a causa dell’embargo russo.
“L’azienda non è sottoposta a sanzioni e quindi può sin da ora operare acquisendo petrolio anche da altri mercati con le coperture finanziarie e assicurative necessarie”, ha dichiarato il ministro al “Caffè della domenica di Maria Latella su Radio 24.
Urso: “Siano mantenuti produzione e livelli occupazionali”
“Ci auguriamo che l’impresa continui la sua attività o se lo ritiene di cedere l’attività a un investitore italiano o estero”.
“In questo caso, essendo un settore in cui esiste la Golden power, qualunque sia un eventuale passaggio di proprietà potrebbe essere condizionato da quello che noi riteniamo fondamentale, vale a dire soprattutto il mantenimento della produzione e dei livelli occupazionali”, ha sottolineato ancora Urso.