Vivere gioioso

L’uomo moderno e la ruota del criceto, come uscire dalla trappola

di Tina Mundelsee

L’uomo occidentale moderno, per quanto servito da confort e strumenti altamente tecnologici, continua a sperimentare il senso di insoddisfazione nei confronti della vita. Sogna la felicità, ma non riesce a raggiungerla. Dice di amare il pianeta, ma continua a distruggerlo. Desidera il contatto umano, ma riversa sul prossimo le proprie frustrazioni. E ogni suo “cambiamento” millantato o auspicato corrisponde semplicemente a una delle tante fasi della sua “ruota del criceto”. Una gabbia che lo costringe a compiere sempre gli stessi percorsi, ma che può essere infranta grazie a un percorso di crescita personale e spirituale.

Un viaggio alla scoperta dei sentimenti umani

Io sono Tina Mundelsee, una cittadina tedesca che oggi vive in Sicilia. Lavoro come Insegnante spirituale, Yoga Therapist e Life & Relationship Coach da più di 15 anni, in sette Paesi diversi. Proprio viaggiando per il mondo ho compreso che siamo tutti motivati dagli stessi desideri e che lottiamo con le stesse paure. Il segreto per condurre una vita appagante sta nel trovare la chiave della nostra mente e nel ricordare chi siamo veramente. 

Ho studiato con i leader del settore come Tony Robbins, approfondendo le tecniche della scienza dello Yoga, della spiritualità e delle abilità intuitive, anche sotto la guida di Guruji dall’India e molti altri. Oggi seguo il mio “destino di lavoratrice libera”, aiutando gli altri a lasciar andare il proprio bagaglio emotivo e le convinzioni limitanti, offrendo l’opportunità di ricominciare a credere nelle infinite possibilità e meraviglie della vita. 

Io lavoro online, insegnando ai miei allievi provenienti da tutto il mondo come amare e guarire se stessi, come raggiungere il proprio equilibrio fisico e mentale e come creare un’atmosfera piacevole nella propria mente per vivere la vita con gioia, gratitudine e stupore. Per mettersi in contatto con me, basta visitare il mio sito web www.tinastools.com.

L’uomo occidentale, in una “lunga pace” di burnout

Vogliamo veramente continuare così? Forse è arrivato il momento di sederci e riflettere sulla nostra esistenza, sul senso della vita e sul nostro modo di vivere. Abbiamo sfruttato la natura e gli altri esseri viventi quasi fino a un punto di non ritorno, per il nostro insaziabile desiderio di consumismo, successo personale, potere e fortuna. Alcuni scienziati sostengono che il “disastro globale” si stia già verificando ai poli del pianeta. 

Nel mondo occidentale stiamo invece vivendo nell’era della “lunga pace”, con un livello di comfort, tecnologia e assistenza sanitaria che nessuno avrebbe mai pensato possibile 100 anni fa. Eppure non sembriamo più felici degli uomini delle epoche precedenti. Anzi l’OMS afferma che sul nostro pianeta circa 264 milioni di persone siano affette da depressione. Il tasso di divorzi è quasi raddoppiato dagli anni ’70 a oggi e lo stress e il burnout sono diventati un fenomeno in aumento e spesso discusso negli ultimi dieci anni. Le fonti di stress più comuni tra gli adulti sono il lavoro, il denaro e la salute.

Il bisogno di “contatto” umano

L’uomo non ha infatti bisogno soltanto di aspetti materiali. Le connessioni sociali, compreso il contatto con amici e familiari, sono fondamentali per la nostra salute e il nostro benessere emotivo, ma sono diventate piuttosto difficili da mantenere, anche a causa della pandemiaI governi continuano a seminare paura, nonostante gli incontri in famiglia e con gli amici – mantenendo determinate regole di sicurezza – si siano dimostrati sicuri.

E l’essere umano non sembra nemmeno curare più di tanto la propria salute, della quale si ricorda solo quando è ormai troppo tardi. Le malattie cardiovascolari sono in aumento e, secondo l’OMS, rappresentano una delle principali cause di mortalità nel mondo. Alimentazione poco salutare, inattività fisica, uso di tabacco e consumo di alcol sono i comportamenti, ormai abituali, che ne generano l’insorgenza.

La “ruota del criceto”, la trappola dell’infelicità

Non possiamo nemmeno ignorare il fatto che i nostri squilibri mentali, come il senso di insoddisfazione nei confronti della vita, e il comportamento altrui siano i motivi principali dei nostri comportamenti sbagliati e dei nostri problemi fisici. Inseguiamo costantemente il piacere nel mondo esterno e cerchiamo di evitare la sofferenza per noi stessi, rimanendo intrappolati nella cosiddetta “ruota del criceto”.

Uscire dalla trappola dell’infelicità è possibile, riappropriandosi della propria sfera emotiva, diventando esseri spirituali per salvarci. Ed è proprio di questo che parlerò nel prossimo articolo.

(continua, seconda puntata online martedì 9 febbraio)