Dolore e lutto nel mondo dello sport, nello specifico del calcio: è morto l’ex giocatore colombiano Jorge Bolaño. Aveva solo 47 anni.
La tragica fine a Cúcuta (capoluogo del dipartimento di Norte de Santander, in Colombia) in seguito a un malore durante una festa.
Malore fatale, morto l’ex calciatore Jorge Bolaño
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il 47enne avrebbe accusato un malore – un infarto – mentre partecipava a una festa di compleanno a Cúcuta. Per lui, purtroppo, non c’è stato nulla da fare.
La carriera
Nel corso della sua carriera calcistica Jorge Bolaño ha giocato a lungo anche in Italia. Dopo l’esordio nell’Atletico Junior Barranquilla, ha giocato nel Parma – conquistando con la squadra anche una Supercoppa Italia e una Coppia Italia, rispettivamente nel 1999 e nel 2002 – ma anche in altre squadre italiane come Sampdoria, Lecce e Modena.
Il cordoglio
Tantissimi i messaggi sui social per il calciatore scomparso. Queste le parole dell’U.S. Lecce: “L’U.S. Lecce esprime il più sentito cordoglio per la scomparsa di Jorge Bolaño, che nella sua carriera da calciatore ha vestito la maglia giallorossa nella stagione 2003-2004”.
Il cordoglio del Modena F.C.: “Se n’è andato all’improvviso, a soli 47 anni, Jorge Eliecer Bolaño Correa, ex centrocampista che ha lasciato un segno indelebile nel calcio italiano e colombiano. La notizia della sua morte, avvenuta per un infarto durante una festa di famiglia a Cúcuta, in Colombia, ha scosso tifosi e addetti ai lavori da entrambe le sponde dell’oceano. Bolaño era uno di quei giocatori che magari non riempivano le prime pagine, ma che ogni allenatore avrebbe voluto nella propria squadra. Grinta, equilibrio, lavoro oscuro: qualità che in campo fanno la differenza e che spesso passano inosservate agli occhi del grande pubblico. In Italia lo ricordano soprattutto i tifosi del Parma, dove vinse Coppa Italia e Supercoppa, ma anche quelli di Modena, Lecce e Sampdoria, club in cui ha militato tra il 1999 e il 2009. Nato a Santa Marta nel 1977, aveva cominciato a far parlare di sé con la maglia dello Junior de Barranquilla, accanto a leggende come Valderrama e Valenciano. Da lì il salto in Europa, con la Nazionale colombiana sempre nel cuore: 36 presenze, un gol, un titolo sudamericano Under 17 e un Mondiale, quello del 1998 in Francia. Dopo il ritiro, la passione per il calcio non si era spenta. Aveva scelto di restituire qualcosa al suo Paese, lavorando come allenatore nelle giovanili dell’Independiente Santa Fe e, più di recente, come vice della Nazionale Under 15. Collaborava anche come opinionista sportivo, con la pacatezza e l’equilibrio che lo avevano sempre contraddistinto. La Federcalcio colombiana lo ha ricordato con parole piene di affetto, parlando di ‘un vuoto incolmabile’ e di una ‘eredità che vivrà nella memoria del calcio colombiano’. E in effetti, Jorge Bolaño lascia qualcosa che va oltre le statistiche: l’esempio silenzioso di chi ha saputo lottare, sempre, con dignità“.
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