Una tragedia ha colpito il mondo del calcio, l’ex calciatore e bandiera della Salernitana Carlo Ricchetti è morto a 55 anni a causa di un male incurabile. Da giocatore ha scritto pagina di storia gloriose con la maglia dei campani dal 1993 al 1999, con 140 gare e 25 gol. Nel 1998 con i granata ha ottenuto una storica promozione in Serie A dopo 50 anni. Ricchetti ha vestito le maglie del Cesena, Juve Stabia, Foggia, Potenza, Nardò e Angri.
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La vita dopo il ritiro di Ricchetti e la tragica scomparsa
Dopo il suo addio al calcio nel 2005, è tornato a Salerno come allenatore della Berretti della sua Salernitana, intraprendendo la strada da allenatore. Tanta esperienza nelle giovanili di Foggia e Reggina e poi ha affiancato sui ex compagni in granata come Breda e Cudini nelle esperienze di Latina, Ternana, Virtus Entella, Perugia, Sicula Leonzio, Bisceglie.
Carlo è deceduto questa mattina, un professionista che era molto legato a Salerno e alla Salernitana. Proprio il club del Presidente Iervolino ha dedicato una nota in memoria di Ricchetti:
“La proprietà, la dirigenza, l’allenatore, i giocatori e tutto lo staff dell’U.S. Salernitana 1919 piangono la prematura scomparsa di Carlo Ricchetti e partecipano all’immenso dolore della moglie Antonella, dei figli, di tutta la famiglia e dei tanti compagni di squadra con il cavalluccio sul petto nelle 157 partite disputate tra il 1993 e il 1998. Uomo mite, buono e riservato fuori dal campo e campionissimo sul terreno di gioco, Ricchetti ha segnato anche 25 gol con la casacca della Salernitana, conquistando una promozione in Serie B nel 1994 e in Serie A nel 1998, entrambe da protagonista assoluto. Per lui anche un’esperienza da allenatore nel settore giovanile nella stagione 2005/06. Ha proseguito la sua carriera da tecnico negli staff dei suoi ex compagni di squadra alla Salernitana, Roberto Breda e Mirko Cudini. La figura di Carlo Ricchetti resterà indelebile nella storia granata. Grazie, Carlo.”

