L'ex campione di ciclismo era in sella alla bicicletta quando sarebbe stato travolto da un camion nei pressi di uno svincolo autostradale
Lutto nel mondo del ciclismo per l’improvvisa morte di Davide Rebellin. L’ex campione di ciclismo è morto un incidente stradale in provincia di Vicenza. Rebellin era in sella alla sua bicicletta quando è stato travolto da un camion nei pressi di uno svincolo autostradale, nel territorio di Montebello Vicentino.
Secondo una prima ricostruzione, l’uomo alla guida del camion non si sarebbe accorto dell’incidente e avrebbe proseguito la sua corsa. Rebellin, nato a Verona, 51 anni, professionista dal 1992 al 2022, è stato uno specialista delle classiche del ciclismo. In carriera ha vinto un’edizione dell’Amstel Gold Race (2004), tre della Freccia Vallone ( 2004, 2007, 2009) e una della Liegi-Bastogne-Liegi (2004), oltre a una tappa al Giro d’Italia.
Dopo lo scioglimento della Gerolsteiner per il 2009 si accasa alla Diquigiovanni-Androni Giocattoli di Gianni Savio. Dopo un avvio di stagione con le vittorie di Benahavís e Antequera alla Vuelta a Andalucía e una successiva fase di leggero appannamento, torna in aprile nelle classiche del Nord, conquistando sul Muro di Huy la sua terza Freccia Vallone. Il 28 aprile seguente, però, Rebellin risulta positivo al CERA, in seguito a nuove e più rigorose analisi effettuate su campioni di sangue prelevati durante i Giochi olimpici e congelati. Il 17 novembre il CIO ritiene revocato l’argento olimpico vinto dall’atleta e ne ordina la restituzione.
Il 27 aprile 2011, al termine dei due anni di squalifica, rientra alle corse con il team Miche-Guerciotti. Nell’estate dello stesso anno coglie alcuni piazzamenti, come il quinto posto al Brixia Tour, la piazza d’onore al Trofeo Matteotti e il terzo posto al Gran Premio Città di Camaiore. Il 16 agosto, pochi giorni dopo aver compiuto i 40 anni, vince la novantunesima edizione della Tre Valli Varesine, per la seconda volta in carriera.
Nel 2018 Rebellin non intende appendere la bicicletta al chiodo e firma per la Sovac-Natura4Ever, team algerino il cui calendario prevede prevalentemente gare del continente africano. Nel 2020, prima della sospensione a causa della pandemia da Covid, ottiene l’undicesimo posto al Poreč Trophy; alla ripresa delle competizioni è al via del Sibiu Cycling Tour, dove conclude ottavo in classifica generale. Nel 2021 gareggia tra le file della Work Service, formazione Continental di Montappone diretta da Demetrio Iommi; con la nuova maglia ottiene tra le altre il settimo posto al Turul României, a inizio settembre. Prosegue con la formazione italiana anche nel 2022 in quella che rappresenta la sua ultima stagione: termina infatti l’attività agonistica il 16 ottobre sulle strade di casa alla Veneto Classic, concludendo con un trentesimo posto alla veneranda età di 51 anni una longeva carriera da professionista.