È morta Brigitte Bardot. La celebre attrice francese aveva 91 anni. Lo rende noto la Fondazione che porta il suo nome. Brigitte Bardot era stata ricoverata un mese fa a un ospedale di Tolone per un “intervento chirurgico nel quadro di una grave patologia“.
La leggenda di B.B.
Brigitte Bardot nacque a Parigi il 28 settembre 1934 da una coppia dell’alta borghesia francese e studia dalle suore ma, grazie al suo bel fisico, inizia la carriera da modella già a 14 anni. Nel 1952 sposa il regista Roger Vadim da cui divorzierà cinque anni dopo. Nello stesso anno esce Manina, ragazza senza veli, uno dei suoi primi film da protagonista che contribuisce a diffondere l’uso del bikini tra le donne dell’epoca. Fu, così, che si originò il mito di B. B. che arrivò persino agli Stati Uniti dove Andy Warhol decise di ritrarla proprio come farà con la Monroe e Jackie Kennedy. La Bardot sbanca il botteghino con commedie come Grandi manovre di René Clair, Elena di Troia dove, però, non ha il ruolo da protagonista e nel 1956 recita accanto ad Alberto Sordi in Mio figlio Nerone, interpretando Poppea. Sempre del ‘56 è la pellicola Piace a troppi, diretto dal marito Vadim, dove la censura interviene per tagliare 15 minuti in cui Christian Marquand la sveste mentre la abbraccia ma nella memoria collettiva dei suoi fans resta indelebile la scena in cui Brigitte balla il mambo.
Le relazioni sentimentali della Bardot
In questo film recita accanto a Jean Louis Trintignant con cui inizierà una relazione sentimentale. Alla fine degli anni ’50 ha anche una breve storia d’amore con l’attore italiano Raf Vallone e un’altra, decisamente più importante e chiacchierata, con il cantante Sacha Distel. Nel 1958 la Bardot recita, insieme a Jean Gabin, ne La ragazza del peccato, diretto da Claude Autant-Lara e tratto da un romanzo di Georges Simenon. Anche in questo caso interviene la censura per sopprimere la scena in cui lei solleva la gonna davanti al più noto attore del cinema francese, pur non indossando le mutandine. L’anno successivo, mentre sta recitando nel film Babette va alla guerra, B. B. conosce Jacques Charrier che sposa poco dopo e da cui avrà un figlio, Nicolas-Jacques Charrier. Avrebbe voluto abortire e, invece, è costretta a partorire in casa per non subire l’assalto dei cronisti in ospedale. Questa nascita destabilizza la Bardot che decide di affidare il piccolo a una nutrice e che tenta più volte il suicidio. “Penso di non essere fatta per essere madre. Non so perché, – dichiarerà in seguito – io amo gli animali e i bambini, ma non sono abbastanza adulta per allevare un figlio. Sono io ad aver bisogno che qualcuno si prenda cura di me”. Nel 1962, quando lei non ha ancora trent’anni, il suo matrimonio con Charrier finisce, mentre quello con il ricco playboy tedesco Gunter Sachs dura solo tre anni, dal ’66 al ’69. La Bardot non riesce a gestire l’invasione dei media nella sua vita privata: “Se in casa mia desidero un po’ d’aria, non posso aprire la finestra: c’è sempre un fotografo sul tetto o in faccia. Io – spiegherà in un’intervista dell’epoca – non posso andare a comprarmi un vestito o a mangiare un gelato. Ogni uomo che saluto il giorno dopo sui giornali viene indicato come il mio nuovo amante. I miei amori sono stati bruciati da una inumana bardolatria”.
La vittoria del David di Donatello e la svolta animalista
il cinema dà alla Bardot la soddisfazione di vincere, nel 1961, il David di Donatello come miglior attrice straniera per il film La verità. L’anno successivo recita, insieme a Marcello Mastroianni, nel film Vita privata, mentre nel 1965 appare in Erasmo il lentigginoso con un cameo dove interpreta sé stessa. Brigitte, dopo aver recitato in più di 50 pellicole, nel 1973 chiude la sua carriera d’attrice per dedicarsi alla sua battaglia in difesa degli animali. “Durante il film Colinot l’alzasottane, sul set c’era una capretta. La proprietaria mi ha detto ‘si sbrighi a finire la sua scena, perché domenica è la comunione di mio nipote e dobbiamo farla allo spiedo’. Ho comprato la bestiola e l’ho portata con me, attaccata a una corda, nell’hotel a cinque stelle. Me la sono portata in camera, che scandalo. Quel giorno – rivela la Bardot – ho preso la decisione di smettere con il cinema e di aiutare gli animali. Era il giugno 1973, avevo 38 anni”. Nel 1974, però, decide di posare nuda sul numero di settembre dell’edizione italiana di Playboy. Nel 1986 crea la Fondazione Brigitte Bardot per il Benessere e la Protezione degli Animali che finanzia con 3 milioni di franchi raccolti mettendo all’asta i suoi gioielli e altri effetti personali.

