Lutto nel mondo della medicina. Morto a Palermo Ferdinando Cataliotti, considerato il padre della Chirurgia pediatrica palermitana. Messaggi di cordoglio da parte del sindaco Roberto Lagalla e dall’ospedale Policlinico Paolo Giaccone.
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Lagalla: “Carriera di Cataliotti caratterizzata da un grande impegno accademico e clinico”
“Il professor Cataliotti ha dedicato la sua vita alla medicina e alla formazione, contribuendo in maniera decisiva a far nascere e crescere a Palermo una scuola e un reparto di Chirurgia pediatrica e neonatale, che prima di lui non esistevano – dice il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla -. La sua carriera è stata caratterizzata da un incessante impegno accademico e clinico, coronato dal prestigioso ruolo di professore ordinario e direttore della scuola di specializzazione in chirurgia pediatrica per oltre venticinque anni”.
“Uomo di grande passione e professionalità – aggiunge il primo cittadino -, non ha mai rinunciato alla chirurgia generale, operando sia su adulti che su bambini, con interventi all’avanguardia per il suo tempo. Alla famiglia rivolgo le più sentite condoglianze dell’amministrazione comunale”, conclude Lagalla.
Il messaggio di cordoglio del Policlinico per la scomparsa di Cataliotti
“La Direzione Strategica – scrive in una nota l’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone – esprime il cordoglio dell’Azienda ospedaliera universitaria per la scomparsa del professore Ferdinando Cataliotti, benemerito dell’Università degli Studi di Palermo, considerato il padre della chirurgia pediatrica universitaria di Palermo e fondatore, insieme ai colleghi Liborio Giuffré ed Ettore Cittadini, dell’Istituto Materno Infantile”.
“In pensione dal 2003, Cataliotti ha continuato a coltivare la sua passione per lo studio dedicandosi alla stesura di libri autobiografici e romanzi. Nel 2018 ricevette ricevuto l’onorificenza “Francesco Soave Medal”, attribuita ai chirurghi che hanno dato un contributo rilevante nel campo della chirurgia pediatrica. Grande amante di Petralia Soprana, – conclude la nota – luogo dove amava trascorrere il suo tempo libero, dopo il pensionamento gli fu conferita la cittadinanza onoraria. Alla famiglia le più sentite condoglianze dell’AOUP”.

