Milano, 11 set. (askanews) – Tensioni nell’Aula del Senato dopo l’intervento della senatrice del M5s Alessandra Maiorino, che ha affermato: “Il ministro Tajani si comporta come un influencer prezzolato da Israele”. Frase immediatamente censurata dalla presidente di turno Licia Ronzulli: “Usi un linguaggio adeguato, senatrice”. “Il mio linguaggio è perfetto, non ho insultato nessuno, influencer non è un insulto”, ha ribattuto Maiorino proseguendo nell’intervento.
Al termine del quale Ronzulli ha ripreso la questione: “Il ministro Tajani si è immediatamente reso disponibile all’informativa, a correttezza si potrebbe rispondere con altettanto corretezza sopratutto per quel che riguarda il linguaggio, perchè parole come prezzolato, che vuol dire pagato da qualcun altro…. Le si assume la responsabilità di quello che ha detto nel caso in cui Tajani vorrà adire le vie legali”. Dai banchi delle opposizioni arriva il grido “Vergogna” all’indirizzo della presidente di turno: “Se c’è qualcuno che si deve vergognare non è certo la presidenza – ha ribattuto Ronzulli – io ho chiesto il rispetto del linguaggio, nei confronti del ruolo e della persona. Poi ognuno è libero di epsrimere le proprie idee”.
Dai banchi del M5s ancora proteste, con Ronzulli che richiama all’ordine la senatrice Pirro “e poi andremo a vedere gli insulti che ha rivolto alla presidenza. Si chiama rispetto, mi rendo conto che non è per tutti, evidentemente qualcno ha dei deficit da questo punto di vista”.
Ad alimentare la tensione anche la senatrice leghista Stefania Pucciarelli che nel suo intervento ha accostato l’episodio all’omicidio – avvenuto ieri negli Usa – di Charles Kirk: “Ha usato per la prima volta la parola ‘influencer’ dopo che proprio ieri è stato ucciso l’influencer legato a Trump: è un caso?”, ha chiesto più volte Pucciarelli, “è un caso l’uso del termine influencer quando ieri è stato ucciso l’influencer legato a Trump? Non è un caso, altrimenti non sarebbe stato usato”.

