“In questo anno al governo ho visto tutta una serie di cose che non andavano e che ho fatto presente, ma non sono stata totalmente ascoltata”.
L’accusa di Giulia Grillo, catanese, ex ministro della Salute, è diretta contro il capo politico del M5s, Luigi Di Maio.
“Pensavo – ha aggiunto, in un’intervista a Sky TG24 – dovesse raccogliere le osservazioni di chi è da dieci anni nel Movimento, di chi è stato capogruppo e capolista, non ero certamente l’ultima arrivata. Per me è stato un anno molto difficile: non mi sono sentita veramente appoggiata dal mio capo politico, mentre quello che diciamo è il mio capo spirituale Beppe Grillo mi è sempre stato vicino”.
“Sulla collettività delle decisioni nel Movimento 5 Stelle – ha detto ancora – sicuramente c’è un dato importante, in un anno abbiamo perso molti voti, questo è innegabile ed è inutile nascondere la testa sotto la sabbia come gli struzzi. Abbiamo perso alcune elezioni regionali che ci hanno visto impegnati tantissimo, a partire dall’Abruzzo”.
Poi l’affondo nei confronti di Di Maio: “Una serie di passaggi delicati sono andati piuttosto male e con una gestione abbastanza verticistica, se non totalmente. Adesso è importante dire quale sarà il futuro del Movimento: ritengo che questo sia il momento storico in cui deve capire cosa deve fare da grande”.
“Tutti noi – ha concluso – riteniamo fondamentale ristabilire un maggior principio di trasversalità, che nel tempo è diventato sempre più verticistico partendo da un Movimento che era totalmente diverso”.

