Sono due i catanesi eletti: l’ex sindaco Raffaele Stancanelli e l’ex iena Dino Giarrusso. Il partito di Salvini è secondo sopra il 20%, nel Capoluogo etneo è scalzato dal Pd
CATANIA – Qualche dato in controtendenza e uno allineato al resto del Paese. È una fotografia dai contorni particolari quella scattata dal voto europeo in provincia di Catania dove, a differenza del dato complessivo, è il Movimento 5 Stelle a primeggiare. Con oltre il 30 per cento dei consensi (per la precisione il 32,81%) i Cinque stelle restano la formazione più votata alle falde dell’Etna, dove comunque si registrano ottime performance dei partiti dell’universo centrodestra.
La Lega supera infatti il 20 per cento (21,10), diventando il secondo partito, seguito da Forza Italia che, al contrario del trend nazionale, a Catania e provincia resta un punto di riferimento dell’elettorato di centrodestra che ha premiato il partito di Berlusconi con quasi il 15 per cento dei consensi. Un grande risultato considerato il fatto che, proprio il partito degli azzurri, ha registrato un vero e proprio esodo nei mesi precedenti al voto europeo. Trascinati dal sindaco di Catania, Salvo Pogliese, e dall’ex parlamentare Basilio Catanoso, numerosi amministratori locali hanno lasciato FI e hanno tirato la volata ad altri candidati all’europarlamento.
“Vincente si è rivelata la nostra scelta di rispettare le sensibilità dei nostri amministratori e simpatizzanti a sostenere le candidature di Annalisa Tardino e Francesca Donato per la Lega e di Raffaele Stancanelli in Fratelli d’Italia – commenta il primo cittadino etneo. Anche grazie all’impegno serio e leale, com’è nel nostro dna – ha aggiunto – dei tanti che si sono scommessi, senza sotterfugi e alla luce del sole, tutti e tre rappresenteranno la Sicilia e Catania a Bruxelles. Un sentito ringraziamento va ai tanti giovani, amministratori e militanti del nostro contenitore MuovitItalia, che hanno avuto un ruolo importante, anche di tipo elettorale, per l’affermazione di un centrodestra rinnovato, nel solco di una tradizione ancora fortemente radicata, di buon governo alternativo alla sinistra”.
Tiene il Partito democratico che è la quarta formazione in provincia, con oltre il 18 per cento dei consensi, ma che diventa secondo se si prende in considerazione Catania città, dove il partito più votato è il M5S con il 33,44 per cento dei consensi, seguito dai democratici che, con il 19,41 per cento, scalzano di un soffio i leghisti (18,95).
Cresce infine Fratelli d’Italia che sia in provincia che in città supera il 7 per cento, ipotecando un ruolo all’interno della futura coalizione di centrodestra, anticipata nei fatti nella giunta comunale di Palazzo degli Elefanti, dove il centrodestra è rappresentato in toto.
Una tornata elettorale particolare, comunque: i catanesi eletti alla fine sono solo due. Dino Giarrusso, ex Iena del programma Mediaset che, con 37.514 è il candidato più votato del Movimento 5 stelle, e il secondo in assoluto in provincia di Catania dopo Matteo Salvini. E l’ex sindaco Raffaele Stancanelli, senatore di Fratelli d’Italia che in provincia raccoglie oltre diecimila voti, per la precisione 11.564. Niente da fare per la catanese in corsa con i democratici, Michela Giuffrida.