M5s, trasformazioni e nuove alleanze: parla la deputata Josè Marano. “Mancano candidati? Falso. Dobbiamo solo organizzarci meglio”
PALERMO – Cercasi candidati per il Movimento Cinquestelle.
Su 120 comuni alle urne il prossimo 12 giugno in Sicilia, il simbolo del M5s al momento risulta presente solo in tre Comuni: Palermo, Messina, Scordia (CT) e sempre in alleanza con il centrosinistra. Resta da capire se quella dei pentastellati sia stata una scelta o sia una situazione di impasse. “La verità – aveva ammesso l’europarlamentare siciliano Dino Giarrusso nel corso di un’intervista rilasciata ad un quotidiano – è che oggi andiamo a cercare le persone ma con noi non si vogliono più candidare. Forse perché molti di noi sono assenti dai territori e puntano ad una gestione verticistica che è la negazione stessa di quel che è stato il Movimento. Come si fa solo a pensare di non coinvolgere la base per scegliere il candidato presidente della Regione per il prossimo autunno?”.
Il fenomeno sta interessando tutta l’Italia, ma la mancanza di candidati fa meraviglia in Sicilia, dove il Movimento Cinquestelle ha raccolto grande consenso.
Abbiamo provato a fare chiarezza con la deputata regionale pentastellata Josè Marano.
On. Marano, Giarrusso ha ammesso in un’intervista che al M5s mancano i candidati. È così? Perché?
“I candidati non mancano. Abbiamo tantissimi simpatizzanti, attivisti e persone per bene che hanno il piacere di spendersi nelle nostre liste. L’anima dei territori si sente se si sta sui territori. Quello che bisogna migliorare è l’organizzazione territoriale, siamo infatti in attesa di far partire la nuova struttura con a capo il nostro Presidente Giuseppe Conte, che lavora da mesi a ciò. È già partita la scuola di formazione politica. Aggiungo, così com’è noto a tutti, che le amministrative per noi, da sempre, non avendo voti strutturati, bacini di voti di provenienza incerta, e persone da prendere in giro promettendo posti di lavoro, non sono mai state semplici”.
Su 120 comuni al voto il 12 giugno solo in tre (Palermo, Messina e Scordia) vi sono candidati che corrono col simbolo intero del M5s: si rischia un flop?
“Le liste non sono ancora chiuse, fino alle 12.00 del 18 Maggio ci saranno i termini aperti. Oltre alle tre città che ha lei citato, aggiungo Scicli e Sciacca al momento. La struttura territoriale è fondamentale per creare energie positive sui territori. Ci siamo confrontati più volte con il Presidente Conte, i confronti sui temi con i forum tematici che partiranno a breve, e i nuovi gruppi territoriali saranno la linfa per il futuro. Flop per il M5s? Se i cittadini scelgono le persone sbagliate il ‘flop’ è per i loro stessi progetti di vita, per i loro figli, per le comunità in cui vivono e per le generazioni future”.
L’alleanza col Pd non rischia di annacquare il M5s?
“Il Movimento 5 Stelle è la forza politica protagonista di questo Paese da 10 anni, quella forza ha cambiato il mondo della politica, portando temi nuovi e innovativi, fondamentali per il futuro del nostro Paese, e soprattutto ha svegliato le coscienze dei cittadini, che oggi, si interessano maggiormente alla politica, nonostante le guerre quotidiane che abbiamo da parte di tutti. In nessun talk show si parla delle centinaia di cose buone che abbiamo fatto. Noi abbiamo la nostra identità, il PD ha il suo trascorso. Si va avanti sulla base di progetti, mantenendo ognuno la sua autenticità, e il proprio elettorato, che è diverso. Lo ha detto il Presidente Giuseppe Conte e colgo l’occasione per ribadirlo: ‘Non siamo la succursale di un’altra forza politica, non siamo succedanei di qualcuno’. Sono già usciti due sondaggi per le intenzioni di voto per le regionali e siamo al 23.4%”.