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M5s, non c’è (più) Paragone, espulso il giornalista senatore

M5s, non c’è (più) Paragone, espulso il giornalista senatore
Gianluigi Paragone, senatore del Movimento 5 Stelle, durante l’incontro nella sede di Confartigianato, Roma, 27 febbraio 2019. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

Dal collegio dei probiviri pentastellato. Dopo la “separazione” dalla Lega Nord, l’ex direttore della Padania e vice di Libero non risparmiava critiche al Movimento nel quale era stato eletto

Il Collegio dei probiviri, secondo quanto si apprende, ha disposto l’espulsione dal Movimento 5 Stelle di Gianluigi Paragone. Il senatore – che ha votato contro la legge di Bilancio e si era astenuto nel voto di fiducia al governo Conte II – da tempo non risparmiava critiche ai vertici del Movimento 5 Stelle.

L’espulsione è già stata comunicata all’interessato e, tra le altre cose, viene motivata anche con il voto espresso in difformità dal gruppo parlamentare sulla legge di bilancio.

“Sono stato espulso dal nulla. C’era una volta il 33%….ora..” ha scritto Paragone sulla carta intestata del Senato, in un messaggio scritto a penna che ha fotografato e pubblicato su Facebook.

In realtà Paragone, di Varese, è sempre stato più leghista che grillino, tanto che, da giornalista, ha diretto La Padania, organo ufficiale del Carroccio, ed è poi diventato vice-direttore vicario di Libero, quotidiano dalla forte caratteristica antimeridionale. E’ stato poi eletto vice direttore di Rai 1 in quota Lega. Poi, dopo una “scomunica” di Bossi, si è avvicinato al M5s, venendo infine eletto senatore.

Con questa espulsione si assottigliano dunque i numeri M5S al Senato: solo il mese scorso tre senatori Ugo Grassi, Francesco Urraro e Stefano Lucidi sono passati alla Lega.

E esattamente un anno fa venivano espulsi i senatori Gregorio De Falco e Saverio De Bonis per “reiterate violazioni dello statuto”, mentre a giugno era stata espulsa la senatrice Paola Nugnes.

Inoltre a settembre la senatrice del M5s Gelsomina Vono aveva aderito al gruppo Italia Viva mentre a novembre 2019 la senatrice Elena Fattori era passato al gruppo Misto.

Nonostante ciò il numero di senatori pentastellati è ancora sufficiente per far passare la richiesta di rinvio a giudizio del capo della Lega Nord Matteo Salvini accusato di sequestro di persona nei confronti dei migranti della Gregoretti.