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Maas di Catania, slitta ancora la gara per il fotovoltaico: corsa contro il tempo per rispettare tempi Pnrr

Maas di Catania, slitta ancora la gara per il fotovoltaico: corsa contro il tempo per rispettare tempi Pnrr

Prorogato all’11 gennaio il termine di presentazione delle offerte per l’impianto da oltre 1,3 megawatt da realizzare sui tetti del Mercato agroalimentare: in ballo un progetto da quasi 5 milioni di euro

CATANIA – Si scollinerà l’inizio del nuovo anno prima di conoscere il numero di imprese che si proporranno per la realizzazione dell’impianto fotovoltaico che sarà installato sui tetti di capannoni e uffici nonché sulle tettoie degli stalli del parcheggio del Mercato agroalimentare (Maas) di Catania. Il progetto, di cui dovrà essere sviluppato il livello esecutivo, vale, compreso i lavori, oltre 4,7 milioni di euro ed è finanziato con fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Ciò pone la necessità di ultimare le opere entro il 30 giugno 2026: un termine che potrà essere rispettato soltanto riducendo la durata delle prestazioni per come sono descritte nel bando. Secondo quest’ultimo, infatti, i lavori dovrebbero durare 224 giorni a cui si aggiungono circa tre settimane per la progettazione esecutiva. A complicare la situazione sono stati una serie di contrattempi che hanno portato a rinviare per tre volte la scadenza della finestra entro cui dare la possibilità alle ditta di presentare le offerte.

In principio, infatti, il termine era stato fissato per il 27 novembre. Una prima proroga aveva spostato la data all’8 dicembre, mentre una seconda l’ha rinviata al 15 dicembre. La giornata di ieri non è stata però quella giusta: venerdì scorso, infatti, è stata comunicata la decisione di rinviare tutto all’11 gennaio. Se il nuovo termine dovesse essere rispettato, bisognerà comunque attendere i lavori della commissione giudicatrice chiamata ad assegnare i punteggi non solo per ciò che riguarda il ribasso economico sulla base d’asta e sulla riduzione dei tempi di esecuzione dei lavori, ma anche sulle migliorie tecniche. Queste ultime sono state oggetto di rettifiche nel disciplinare di gara: tra queste quella riguardante i punti da attribuire per le soluzioni migliorative riguardanti i criteri ambientali minimi (Cam). Nella prima versione si prevedeva un massimo di 20 punti, poi ridotti a 15.

Obiettivi ambientali dell’intervento

Nella relazione tecnica del progetto di fattibilità si legge che l’intervento “rientra nell’azione di riduzione degli impatti ambientali attraverso interventi di riqualificazione energetica o comunque in grado di ridurre l’impatto ambientale delle attività di commercio e di incrementare la sostenibilità dei prodotti commerciati”. I pannelli fotovoltaici che saranno installati nell’area di via Passo del Fico, in contrada Jungetto, consentiranno, mediante l’utilizzo dell’energia generata, di “mitigare l’impronta ecologica riducendo sensibilmente il consumo di fonti fossili e conseguentemente le emissioni di CO2 (anidride carbonica, ndr)”.

Il progetto prevede l’utilizzo di 2036 moduli solari, per una potenza complessiva di oltre 1,3 megawatt. “L’impianto occuperà un’area di superficie, distribuita nelle varie aree considerate per un totale pari a 5.500 metri quadrati”, si legge nella relazione tecnica.

Costi dell’appalto e verifiche aeroportuali

L’importo complessivo dell’appalto, di euro 4.733.763,63, sarà invece ripartito così: 3.556.647,64 euro (Iva esclusa) per lavori a misura; 104.737,18 euro (Iva, Cassa e spese escluse) per la prestazione relativa alla progettazione esecutiva non soggetta a ribasso; 51.973,21 euro per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso e infine 1.020.405,60 euro per costi di manodopera, anch’essi non soggetti a ribasso. Nel documento con cui si certifica la fattibilità tecnica-economica dell’opera si menziona la necessità di effettuare le verifiche utili a scongiurare possibili problemi causati dal futuro impianto di produzione di energia rinnovabile alle attività del vicino aeroporto Vincenzo Bellini.

“L’unica valutazione da effettuare riguarda l’interferenza con l’aeroporto di Catania, Fontanarossa, che dista meno di 6 chilometri – si legge – In particolare, la valutazione ostacoli si dovrà effettuare tramite il sito Enac e facendo riferimento al documento Verifica preliminare verifica potenziali ostacoli e pericoli per la navigazione aerea”.

Nel documento si specifica che la documentazione dovrà contenere anche “un apposito studio che certifichi l’assenza di fenomeni di abbagliamento ai piloti”. Un motivo in più che dovrà portare la commissione di gara ad accelerare le operazioni di valutazione delle offerte, perché il 30 giugno 2026 – data in cui le opere finanziate dal Pnrr devono essere completate – non è poi così lontano.