Le mani dei boss sui fondi Pnrr in Sicilia, Dia: "Interessa agricoltura" - QdS

Le mani della mafia sui fondi Pnrr, Dia: “Rischio infiltrazione, boss interessati ad agricoltura”

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Le mani della mafia sui fondi Pnrr, Dia: “Rischio infiltrazione, boss interessati ad agricoltura”

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sabato 01 Ottobre 2022

Lo sottolinea la Dia nella relazione presentata al Parlamento. I boss sarebbero particolarmente interessati ai fondi per l'agricoltura.

La Dia lancia l’allarme per quanto concerne l’interesse della mafia sui fondi del Pnrr destinati alla Sicilia.

Nella relazione semestrale al Parlamento viene infatti sottolineato come “in questo scenario di stagnazione economico-produttiva che risente ancora della crisi pandemica e che aggrava le aspettative soprattutto della popolazione giovanile trovano terreno fertile le consorterie criminali che potrebbero infiltrare le risorse della Regione anche in considerazione dei fondi del Pnrr destinati all’Isola“.

Mafia, interesse verso fondi per agricoltura

In base al contenuto presente nella relazione, la mafia “affaristica” agirebbe attraverso “società di comodo” e “imprenditori compiacenti o assoggettati” con l’intento di affermarsi nei “settori nevralgici per l’economia dell’Isola”.

In particolare, la criminalità organizzata sarebbe interessata a mettere le mani sui fondi Ue destinati all’agricoltura in Sicilia. Si tratta della cosiddetta “mafia agricola”, particolarmente radicata nelle aree centrali dell’Isola.

Possibile deviazione di “ingenti flussi finanziari”

“Nell’entroterra siciliano, infatti, il comparto agro-pastorale rappresenta il settore di traino per l’economia che di conseguenza attira l’interesse delle consorterie mafiose che si avvarrebbero di prestanome e professionisti compiacenti”, si legge nella relazione della Dia al Parlamento.

“Il fenomeno – sottolinea la Dia – continua a manifestarsi in tutta la sua gravità interessando le aree agro-pastorali del cuore della Sicilia e deviando ingenti flussi finanziari che, di fatto, risultano sottratti al reale sostegno delle attività produttive ed allo sviluppo del comparto che è destinato quindi a divenire sempre più marginale”.

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