Legale famiglia: "per fortuna Vincenzo e Augusta non hanno ascoltato questa sentenza"
Ci sarà un Appello bis del processo che vede imputato il boss mafioso Antonino Madonia per l’omicidio del poliziotto Nino Agostino, ucciso insieme alla moglie Ida Castelluccio, che era in stato di gravidanza, il 5 agosto 1989 a Villagrazia di Carini, in provincia di Palermo.
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La decisione della Cassazione
I giudici della Prima Sezione Penale della Suprema Corte con la sentenza pronunciata questa mattina, dopo il differimento deciso in seguito all’udienza che si è celebrata lo scorso 14 gennaio, hanno annullato con rinvio la sentenza della Corte di Assise di Palermo che nell’ottobre 2023 aveva ribadito l’ergastolo, già inflitto in primo grado dopo il rito abbreviato per l’omicidio Agostino e hanno annullato senza rinvio quella per l’omicidio Castelluccio per prescrizione. “Per fortuna Vincenzo e Augusta non hanno ascoltato questa sentenza. E’ l’unico commento che merita”, dice l’avvocato Fabio Repici, legale di parte civile della famiglia Agostino, commentando all’Adnkronos la sentenza.
Nell’udienza del 14 gennaio scorso il sostituto procuratore generale della Cassazione Giuseppina Casella nel corso della requisitoria aveva sottolineato come “siamo in un quest’aula a trattare un fatto risalente a oltre 35 anni fa che ha richiesto uno sforzo importante di ricostruzione da parte dell’autorità giudiziaria di Palermo, che si è anche trovata di fronte a qualche tentativo di depistaggio. Le dichiarazioni di Vito Galatolo sono un punto fermo in questo processo, a cui si aggiungono tra le altre quelle di Giovanni Brusca e Oreste Pagano.”
Il processo
“Si può mettere oggi dunque una prima parola fine sulla vicenda – ha aggiunto – la deliberazione del delitto ad opera di Nino Madonia secondo le risultanze congiunte di prove dichiarative e di prova logica”, aveva concluso il pg sollecitando il rigetto del ricorso della difesa di Madonia in riferimento all’omicidio di Nino Agostino mentre la prescrizione per il delitto Castelluccio essendo stata esclusa la premeditazione.
Per lo stesso fatto, il 7 ottobre scorso nel processo con rito ordinario è stato condannato all’ergastolo dalla Corte d’Assise di Palermo anche il boss Gaetano Scotto, accusato di omicidio come Madonia. Assolto, invece, l’altro imputato, Francesco Paolo Rizzuto, accusato di favoreggiamento aggravato. Il padre dell’agente, Vincenzo Agostino, morto lo scorso aprile, dal giorno dell’agguato non tagliò mai la barba in attesa di “avere giustizia”.