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Mafia, Procuratore Palermo: “Dopo le stragi è tornata su droga e appalti”

Mafia, Procuratore Palermo: “Dopo le stragi è tornata su droga e appalti”
MAURIZIO DE LUCIA ANTIMAFIA

“Oggi tutti i colpevoli accertati delle bombe del ’92 e del ’93 sono in carcere, al ’41 bis’, o deceduti”, ha detto De Lucia

Quella di quest’anno, “è una ricorrenza diversa, proprio perché oggi tutti i colpevoli accertati delle bombe del ’92 e del ’93 sono in carcere, al ’41 bis’, o deceduti. Dopo la cattura di Matteo Messina Denaro, l’ultimo stragista latitante, lo Stato ha finalmente un debito in meno da pagare con i propri martiri. Fermo restando che molto resta da fare per chiarire le zone d’ombra che continuano a gravare su quella stagione”. Lo dice, in una intervista al Corriere della Sera, il procuratore capo a Palermo, Maurizio De Lucia, nel giorno del trentunesimo anniversario della strage di Capaci, costata la vita a Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e agli agenti di scorta.

Parlando poi di Matteo Messina Denaro, De Lucia dice che “è l’emblema della mafia che ha cambiato faccia. Lui rappresenta il passato stragista, ma aveva già avviato la nuova fase degli affari e dei traffici necessari a fare impresa. Ora che è uscito di scena, quell’indirizzo resta. L’organizzazione mafiosa è abituata a perdere i propri capi; può non avere altri esponenti con la stessa visione strategica, ma certamente continua a seguire le linee tracciate da Messina Denaro: tornare a occuparsi di traffico di stupefacenti e di appalti”.