"Dopo arresto Messina Denaro possiamo guardare con fiducia a riscatto territorio", ha detto il sindaco Castiglione
Campobello di Mazara, il paese in cui Matteo Messina Denaro ha trascorso l’ultima parte della sua latitanza, scende di nuovo in piazza per ribadire il proprio ‘no alla mafia’ nel trentunesimo anniversario della strage di Capaci. Alla vigilia dell’anniversario dell’attentato in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, gli alunni delle scuole di ogni ordine e grado si riuniranno oggi in piazza Garibaldi alle 10.15. Da lì il corteo raggiungerà l’Istituto tecnico per geometri, dove si terrà il convegno ‘La memoria e l’impegno’, con gli interventi del sindaco Giuseppe Castiglione, di Salvatore Inguì, referente di Libera, e di Giovanni Chinnici.
Domani, invece, il primo cittadino parteciperà alla cerimonia commemorativa organizzata, al Tribunale di Marsala, dalla sottosezione marsalese dell’Associazione nazionale dei magistrati per “non dimenticare” la strage di Capaci. “È importante che i nostri studenti – dice Castiglione – ricordino il sacrificio dei servitori dello Stato morti per mano della mafia, affinché acquisiscano piena consapevolezza di quanto sia feroce il potere mafioso. Il valore dell’insegnamento che ci ha lasciato il giudice Giovanni Falcone non deve essere disperso, ma deve costituire un esempio per tutta la società civile, a partire proprio dai ragazzi, che devono proseguire il cammino per la legalità, la democrazia e la libertà. Un cammino che vede protagonista proprio la nostra Campobello, una cittadina che sta vivendo un momento particolarmente difficile, ma che, dopo la cattura di Matteo Messina Denaro, può finalmente guardare con fiducia verso un riscatto e verso un futuro libero dal condizionamento mafioso”.