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Mafia, voti di scambio: rinviato a giudizio ex senatore Papania

Mafia, voti di scambio: rinviato a giudizio ex senatore Papania
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Rinviati a giudizio dal gup di Trapani i 13 indagati dell’operazione di polizia che ha coinvolto l’ex senatore Pd Antonino Papania

Rinviati a giudizio dal gup di Trapani i 13 indagati dell’operazione di polizia che ha coinvolto l’ex senatore Pd Antonino Papania, l’ex vicesindaco di Alcamo Pasquale Perricone e il boss Giosuè Di Gregorio.

Le accuse

Sono accusati, a vario titolo, di mafia, estorsioni, traffico di droga e scambio elettorale politico-mafioso. Secondo gli inquirenti, Papania, in carcere da settembre, con l’intermediazione dell’ex vicesindaco di Alcamo, si sarebbe accordato col capomafia per procurare voti ad Angelo Rocca, coordinatore provinciale del movimento politico Via, da lui fondatore, alle elezioni regionali del 2022.

La posizione di Papania

L’ex parlamentare in cambio avrebbe pagato Di Gregorio. Dalla seconda metà di agosto e fino alle elezioni del 25 settembre del 2022 sono stati monitorati numerosi incontri tra Di Gregorio e Perricone. Il tribunale del Riesame, nei mesi scorsi, aveva rigettato l’istanza di scarcerazione presentata da Papania e Perricone. 

L’ex senatore, secondo il gip che ne ha disposto l’arresto, si sarebbe rivolto agli “membri influenti dell’associazione mafiosa” a “riprova della spregiudicatezza con la quale esercitava la sua influenza politica sul territorio di Alcamo e nei comuni vicini”. 

Tra le intercettazioni depositate agli atti anche quella della conversazione tra Di Gregorio e il fratello. “Dobbiamo votare questo… e il senatore mi ha preparato duemila euro che mi darà mercoledì, Papania, hai capito?”, diceva il mafioso.

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