"La parola da usare in questo momento e per i prossimi mesi sia collaborazione e fiducia, ed una visione europea e globale" ha detto Magrini, direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco.
Alla base della vaccinazione eterologa “ci sono studi
clinici che sono stati fatti nel massimo rigore etico, ma non erano studi
particolarmente problematici. Il dubbio era se si sarebbero riscontrati
maggiori effetti indesiderati e di che entità, e sono per lo più effetti lievi
o moderati, e quindi la sicurezza per quanto riguarda la somministrazione è
molto elevata”. Lo ha sottolineato a Rainews24 il direttore generale
dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Nicola Magrini.
“L’emotività è frutto di una partecipazione mediatica senza precedenti, comprensibile, perchè la vaccinazione di massa cui stiamo assistendo è un evento che non si è mai visto prima. Ma credo che la parola da usare in questo momento e per i prossimi mesi sia collaborazione e fiducia, ed una visione europea e globale” Ha proseuguito Magrini, rilevando che “il condividere giorno per giorno le scelte con una attenzione mediatica molto elevata, a volte anche con qualche protagonismo di qualcuno, può accendere discussioni”.
Anche per quanto riguarda la “sicurezza a lungo termine, ovvero se il mix vaccinale sia problematico – ha rilevato Magrini – questo è escluso alla luce dei dati disponibili”.
Pertanto, “avere preferito per massima cautela questo ‘trasferimento’ sulla seconda dose è stato anche un principio misto di equità per garantire a tutti il vaccino migliore privo di questi rarissimi effetti indesiderati per i quali, quando la pandemia era molto grave – ha concluso – si era invece deciso, sulla popolazione a maggior rischio, di offrire un vaccino altamente efficace e anche globalmente sicuro”.