Diverse le iniziative dedicate che partono tutte dall’ascolto e dalla comprensione del territorio. “Riduzione gender gap e più welfare per riavvicinare i giovani al lavoro”
GIARRE (CT) – La strategia di Crédit Agricole Italia pensata per lo sviluppo dell’economia, delle imprese e delle famiglie siciliane è stata illustrata dall’amministratore delegato del gruppo, Giampiero Maioli, nel corso di una conferenza stampa svoltasi presso Radicepura e che ha visto la partecipazione della presidente del Comitato Territoriale Sicilia, Elita Schillaci.
Crédit Agricole Italia è uno tra i principali gruppi bancari in Italia e in Sicilia conta 177 mila clienti gestiti attraverso una direzione retail composta da settanta filiali e cinque poli affari (due mercati private, un mercato consulenti finanziari e due mercati banca d’impresa). Sono diverse le iniziative dedicate che, ha spiegato l’AD, partono “da una strategia di ascolto e comprensione del territorio”.
“Abbiamo destinato un miliardo di investimenti per accompagnare le imprese italiane nel processo di trasformazione energetica. La traiettoria verso la sostenibilità non potrà essere fermata, per questo ci proponiamo partner delle imprese per affiancarle in questo processo”, ha spiegato in conferenza Maioli.
Rispetto a giugno 2022, Crédit Agricole ha erogato mutui per 32 milioni di euro (dato in crescita) e raddoppiato la concessione di prestiti rispetto allo stesso periodo. Con sei miliardi di impieghi, oltre quarantaduemila clienti e quote di mercato superiori a circa l’8 per cento, il Gruppo sta svolgendo un ruolo centrale nel supporto finanziario al settore agricolo e agroalimentare in Italia. Nella sola Sicilia la banca conta cinquemila clienti con impieghi complessivi per circa 210 milioni di euro.
L’impegno nell’Isola si concretizza anche nell’assunzione di giovani, per lo sviluppo di un piano di rafforzamento dell’organico e di rinnovo generazionale, che porterà occupazione. “Tengo a sottolineare – ha spiegato l’ad – quanto stiamo lavorando per il supporto alle nuove generazioni. Attraverso la collaborazione con le università siciliane di Catania, Palermo, Messina ed Enna stiamo selezionando nuovi colleghi con profili accademici molto diversificati che spaziano tra digitale, tecnico scientifico e ambito umanistico, oltre che economico-giuridico, perché convinti di poter creare una preziosa evoluzione sia per il nostro contesto che per l’intero sistema economico. Selezionare un giovane o una giovane siciliana per un inserimento in Crédit Agricole, vorrà dire riportare questa risorsa in Sicilia forte di un know how più ampio e internazionale”.
Il Gruppo interpreta già da tempo una strategia attiva anche nelle politiche di parità di genere. “Per noi è un must – ha proseguito Maioli rivolgendosi ai giornalisti -. Abbiamo un obiettivo al 2023 che prevede il 30-35 per cento di donne presenti nel direttivo global della banca. Già da anni non facciamo più nomine di carriera se non abbiamo di fronte una scelta tra un profilo maschile e uno femminile. Non dimentichiamo poi il tema del welfare aziendale perché aiuta i giovani ad inserirsi nel mondo del lavoro. Siamo stati i primi in Italia a garantire diciotto giorni di congedo di paternità ai nostri dipendenti. Anche questo, crediamo, stimoli l’inserimento nel mondo del lavoro o la possibilità di ritornarci”.
Perfetta la sintonia tra l’AD Crédit Agricole e la presidente del Comitato Territoriale Sicilia, la professoressa Elita Schillaci. “Ringrazio Crédit Agricole – ha detto Schillaci – per la proposta che mi è stata fatta di ricoprire un ruolo che sento molto vicino. C’è molta sintonia. La vicinanza al territorio in termini di sostenibilità dà modo di percepire la banca come soggetto attivo e in grado di mettere in moto cambiamenti virtuosi. Il processo di crescita della banca è sotto gli occhi di tutti, senza proclami porta avanti processi operosi di successo”.
I dati sulla customer satisfaction promuovono Crédit Agricole, che punta a migliorare i rapporti con i correntisti. Nella storia delle acquisizioni di Crédit Agricole l’ultimo intervento per ordine di tempo riguarda l’assorbimento di Creval. Un’operazione che ha permesso all’istituto di entrare in Sicilia da nuova banca internazionale e in poco meno di un anno creare un Comitato Territoriale composto da alcune delle realtà imprenditoriali più importanti della regione, con un occhio di riguardo per le start up.
Sono i dati della customer satisfaction a confermare che è la strada giusta quella intrapresa dal Gruppo e che rivolge la sua attività a imprese, privati e famiglie: “L’integrazione di nuove realtà ci ha consentito di aumentare il grado di soddisfazione dei nostri clienti che, allo stato attuale, possono contare su risposte veloci e su un dialogo improntato all’ascolto delle loro necessità. Tutto questo ci consente, giorno dopo giorno, di costruire rapporti fondati sulla fiducia”.
“A Catania, il prossimo quattordici novembre si terrà un evento per favorire l’interconnessione e l’avvicinamento di imprese nel network de Le Village – ha comunicato Maioli da Radicepura -. Privilegeremo chi ha sviluppato un’idea e ha bisogno di una rete di relazioni che possano moltiplicare il business attraverso una connessione tra uguali settori di appartenenza (agrindustria). Catania non è il solo polo previsto nel Meridione, c’è anche Napoli a dimostrazione che per noi il Sud è importante. Dove c’è talento vogliamo dare un contributo tramite questo progetto, anche per dare una prospettiva ai giovani”.