“Nella seduta del Consiglio Comunale del 10 luglio abbiamo portato all’attenzione dell’amministrazione il caso della signora “Speranza” (nome di fantasia), dipendente dell’ODA, malata oncologica, vedova, senza stipendio da sei mesi, che in quella stessa giornata rischiava di essere sfrattata dalla propria abitazione.
Grazie a un rinvio, è stata ottenuta una proroga dei termini fino al 10 settembre, ma la minaccia concreta dello sfratto resta.” Questa la nota firmata dai consiglieri comunali di Catania del Movimento 5 Stelle Graziano Bonaccorsi e Gianina Ciancio.
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“Casi come quello della signora Speranza non sono isolati: ce ne sono altri in corso, alcuni anche più drammatici, attualmente oggetto di approfondimenti. Pur trattandosi di una vicenda che coinvolge direttamente l’Opera Diocesana Assistenza, le istituzioni pubbliche non possono restare indifferenti.”
Bonaccorsi: “Serve una soluzione abitativa immediata”
“Ho chiesto – dichiara Bonaccorsi – all’amministrazione comunale di attivare con urgenza i servizi sociali e individuare una soluzione abitativa immediata, per garantire un tetto e un minimo di dignità a chi oggi è abbandonata da tutti.”
Ciancio: “Fondamentale che si dia un segnale concreto”
Ma non basta l’intervento del Comune: “È fondamentale che la deputazione regionale dia un segnale concreto, assumendo un ruolo politico attivo per far luce su questa emergenza – dichiara Ciancio – affinché l’ODA possa pagare gli stipendi arretrati e, soprattutto, affinché si trovi una soluzione strutturale alla crisi gestionale dell’ente, che da troppo tempo ricade sulle spalle di lavoratrici e lavoratori in condizioni di profonda precarietà e sofferenza.
“Bisogna agire subito”
“Il silenzio istituzionale è inaccettabile. Comune, Regione e tutte le istituzioni coinvolte devono agire insieme e subito, per tutelare la dignità e i diritti fondamentali delle persone più vulnerabili.” Dichiarano i consiglieri Bonaccorsi e Ciancio.

