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Malattie, in Sicilia aumenta il numero di certificati ma diminuiscono le giornate di assenza dal lavoro

Malattie, in Sicilia aumenta il numero di certificati ma diminuiscono le giornate di assenza dal lavoro
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I numeri dell’Isola messi a confronto con quelli del resto del Paese grazie alle rilevazioni diffuse dall’Osservatorio Inps

PALERMO – Come nel resto d’Italia, anche in Sicilia, nel primo semestre del 2025, sono aumentati i certificati di malattia. Tuttavia, rispetto alla media italiana, l’Isola mostra un quadro leggermente diverso: l’incremento c’è, ma è più moderato, e il numero medio di giornate per malattia risulta più basso. Lo dicono i dati dell’Osservatorio Inps, il Polo unico di tutela della malattia, aggiornati a giugno 2025, che permettono di fare un confronto dettagliato tra l’andamento della Sicilia e quello dell’intero Paese.

In Sicilia trasmessi in sei mesi del 2025 oltre 1,17 milioni di certificati di malattia

Nell’Isola, tra gennaio e giugno dell’anno in corso, sono stati trasmessi oltre 1,17 milioni di certificati di malattia, con un incremento complessivo del 4,4% rispetto allo stesso periodo del 2024. Nello stesso arco di tempo, le giornate totali di malattia sono state circa 4,84 milioni, in lieve crescita (+0,8%). Aumentano anche i lavoratori coinvolti, passati da circa 543 mila a oltre 560 mila (+3,2%). I dati mostrano quindi una crescita moderata, segno che anche in Sicilia, come nel resto del Paese, si è tornati a registrare un maggior ricorso alla malattia, dopo la leggera flessione osservata negli anni precedenti.

In Italia trasmessi 16,5 milioni di certificati di malattia

In tutta Italia, nel primo semestre 2025 sono stati trasmessi 16,5 milioni di certificati di malattia, con una crescita del 5% rispetto allo stesso periodo del 2024. Di questi, il 75,9% dei documenti proviene dal settore privato. Guardando nel dettaglio regionale, il primo trimestre 2025 è stato il periodo con la crescita più evidente: in Sicilia i certificati sono passati da circa 632.000 tra gennaio e marzo 2024 a oltre 697.000 nello stesso periodo del 2025, con un aumento del 10,2%. In crescita anche le giornate di malattia (+3%) e i beneficiari (+8%). Un andamento che conferma la stagionalità del fenomeno malattia, che in inverno, complici anche i virus stagionali e l’influenza, tende sempre a salire in maniera ormai prevedibile.

Diversa la situazione nel secondo trimestre, da aprile a giugno. In Sicilia nell’anno in corso i certificati sono scesi a circa 477.000, con una flessione del 3,1% rispetto allo stesso periodo del 2024. Calano anche le giornate, con una diminuzione del -3,9% e i beneficiari, al -2,5%. Un calo fisiologico, in linea con l’arrivo della bella stagione e la riduzione delle infezioni respiratorie, anche in questo caso con assoluta regolarità. È interessante notare che il calo tra primo e secondo trimestre 2025 è stato pari al -31,5%, un dato che conferma l’effetto stagionale, ma che è meno marcato rispetto alla media nazionale, dove il calo è stato del -33,9%, ben più accentuato rispetto al -19,6% del 2024.

La maggior parte dei certificati in Sicilia proviene dal settore privato

Nel primo trimestre 2025 ne sono stati registrati circa 390.000, contro i 306.000 del settore pubblico. Anche nel secondo trimestre il trend è lo stesso: circa 272.000 nel privato, 204.000 nel pubblico. Comunque, rispetto al 2024, il privato cresce di meno rispetto al pubblico: +4% contro +6,6% nel primo trimestre. Nel secondo trimestre, invece, il calo è stato più contenuto nel privato, al -2,7%, rispetto al pubblico, al -6,1%.

Altro elemento da sottolineare riguarda la durata media dei certificati: nei settori pubblico e privato, in Sicilia le assenze da lavoro si attestano su 4,1 giorni per certificato, un valore stabile e inferiore alla media nazionale. In tutta Italia, nei primi sei mesi del 2025, in media ogni certificato ha avuto una durata di tra 4,5 e 5 giorni nel privato, e tra 4,1 e 4,5 giorni nel pubblico.