Malelingue dicono - QdS

Malelingue dicono

Pino Grimaldi

Malelingue dicono

sabato 27 Febbraio 2021

Che Draghi al suo primo consiglio dei ministri abbia voluto un trombettiere suonare il silenzio d’ordinanza chiudendo i lavori avvenuti di mattina e svoltisi nel giro di un’ora dopo che aveva ingiunto a tutti di non profferir parola, neanche sotto supplizio.
Il popolo intossicato da tre anni di sproloqui da palazzo Chigi, nottetempo, con informazioni anche sul meteo da parte del Presidente del Consiglio, in parte ne è stato felice, in parte no ritenendo ormai tutto un teatrino d’antan.
Ma passata una settimana senza neanche un “pipitio” da parte dei 15 Ministri a capo di altrettanti Dicasteri ed 8 senza portafoglio, l’Italia pur piena di guai – e che guai!- virali con sempre meno soldi in tasca, presa dalle turbolenze per misfatti su maschere, vaccini, vaccinatori e similari, comincia a temere il botto che nei fuochi di artificio, prelude agli stessi rompendo la quiete della attesa.

E inconsapevole freme mentre nei talk show (che battono moneta 24/24 al giorno su tutti i canali da indurre a staccare la luce per evitare rincitrullimento) ci si è ridotti a gossip tra uomini di scienza ed interviste a gay che nel passato governo hanno avuto il compito della comunicazione, raccontarci che a volte sognano di divenire eterosessuali: da portare una povera persona che è come il Padreterno l’ha creata a sentirsi colpevole! E tanto quasi a reti unificate!

Siamo ridotti male. Ed è il caso di dire meno male che c’è “superMario” che ha fatto cuocere a fuoco lento i partiti (che lo sostengono, si badi bene!) nel comunicare i nomi dei vice ministri e sottosegretari che ha ritardato a nominare perché non riuscivano a far la quadra su nomi di persone accettabili dal super nelle cui mani debbono giurare e che dunque ha voluto persone che sapessero almeno leggere e scrivere.
Si dirà: ma allora vuole essere impallinato in Parlamento. Sia chiaro, non è a lui che ciò interessa, ma ai partiti che sanno bene che se il super fallisce si va alle elezioni con certa vittoria della destra che a dir della sinistra sarebbe peggio della variante inglese del Covid. Questo rende il primo ministro tranquillo più di quanto non appaia. I partiti sanno che a Febbraio 2022 o lo votano Presidente della Repubblica o l’Italia, tra virus e crisi economica, chiude bottega e verrà colonizzata dai tedeschi o – peggio – dai francesi.

Intanto, i 39 tra vice ministri e sottosegretari, sia pure con parto distocico, sono venuti alla luce con parità di genere (peccato mortale non farlo): 20 maschietti e 19 femminucce, pur con qualche “stranezza” di cui non si ha ricordo, del tipo persone che sono state generali in passato chiamati a servire da colonnelli (ed hanno subito accettato!).

Buona notizia: quale sottosegretario ai Servizi Segreti uno che ha dimostrato di avere “buona pancia di Stato” il prefetto Gabrielli. Bene, ora il Governo è al completo e può lavorare per renderci meno disgraziati!
A Dio piacendo ed agli uomini di buona volontà.
Se ve ne sono ancora.

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