Maltempo a Catania, la conta dei danni: scuole chiuse anche oggi

Maltempo, a Catania è il giorno della conta dei danni: scuole chiuse nei Comuni più colpiti

Maltempo, a Catania è il giorno della conta dei danni: scuole chiuse nei Comuni più colpiti

Redazione  |
giovedì 14 Novembre 2024

Già dalle ore 10 di questa mattina, il capo dipartimento della Protezione civile siciliana, Salvo Cocina, sarà impegnato ad effettuare un sopralluogo nelle aree più colpite.

Il maltempo ha vessato l’intera provincia di Catania per tre interi giorni, con un’intensificazione delle piogge nella giornata di ieri, 13 novembre. Ciò ha recato numerosi danni in diversi Comuni etnei, tra i quali i più colpiti sono sicuramente Giarre, Riposto e Acireale.

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Questa mattina, 14 novembre, a partire dalle 10, il capo dipartimento della Protezione civile siciliana, Salvo Cocina, sarà occupato in un sopralluogo nelle aree più colpite dal maltempo a Catania. Cocina sarà accompagnato dal capo servizio regionale di Protezione civile per la Provincia di Catania, Giuseppe La Rosa, e dai funzionari e dai principali referenti operativi. Incontrerà così i sindaci e le popolazioni colpite nei comuni di Giarre, Riposto, Mascali e Acireale per fare il punto sulla situazione e coordinare ulteriori interventi.

In programma anche una visita alla frana nella riserva della Timpa di Acireale per valutare i danni e pianificare gli interventi necessari. A seguire incontri con il sindaco di Riposto e i sopralluoghi nelle aree di Torre Archirafi, lungo il torrente Archi e Babbo, il lungomare Pantano e nelle strade più danneggiate dalla recente alluvione. Infine, sopralluogo presso la frana di via San Giovanni a Nunziata.

Maltempo a Catania, la situazione a Riposto

Proseguono senza sosta le operazioni di rimozione del fango e drenaggio delle acque a Torre Archirafi, frazione di Riposto duramente colpita dal maltempo che ieri si è abbattuto su Catania. In azione 114 volontari della Protezione civile, provenienti dalle province di Ragusa, Siracusa, Enna, Messina e Catania e suddivisi in 35 squadre. Per tutta la notte hanno lavorato incessantemente per liberare gli scantinati allagati, offrendo anche supporto tecnico ai vigili del fuoco e assistenza alle famiglie rimaste bloccate.

“Le squadre di volontari si sono impegnate a lavorare per tutta la notte, accelerando le operazioni di drenaggio e facilitando il ripristino delle condizioni di sicurezza e normalità”, spiegano dal dipartimento della Protezione civile regionale.

Vigili del fuoco impegnati da ieri nel catanese per far fronte ai danni generati dalle forti piogge, anche con squadre in rinforzo giunte dai comandi di Palermo, Messina, Enna, Ragusa e Trapani. Oggi nella provincia etnea sono al lavoro 145 unità del Corpo nazionale, la maggior parte di queste è in azione tra le zone di Giarre e Riposto, fortemente colpite dal maltempo, dove sono in corso opere di assistenza alla popolazione e prosciugamenti di garage e locali interrati.

Le parole del sindaco di Acireale

“Ieri non è stata una giornata semplice per noi e per i Comuni di Riposto e Giarre. Sono vicino a tutti i cittadini dei Comuni limitrofi che hanno subito danni. La cosa più importante, tuttavia, è che non ci siano stati danni fisici a persone”, dice il primo cittadino che ringrazia gli uffici comunali di Protezione civile, le associazioni di volontariato, i vigili del fuoco e “tutti coloro che hanno lavorato durante il nubifragio e subito dopo, nelle fasi di ripristino dei luoghi e di verifica dei danni”.

“Dobbiamo renderci conto che qualsiasi intervento sul territorio – prosegue Barbagallo – va progettato e realizzato considerando prioritarie l’invarianza idraulica e la salvaguardia del territorio”. Già ieri, i tecnici comunali hanno effettuato sopralluoghi in tutti gli edifici scolastici. “Non sono state rilevate situazioni tali da dichiarare l’inagibilità degli istituti”, spiega il sindaco. I sopralluoghi continueranno anche oggi per avere “un quadro preciso delle possibili criticità e programmare gli interventi futuri”, conclude.

Maltempo a Catania, scuole chiuse anche il 14 novembre

Oggi, 14 novembre, è la giornata della conta dei danni a causa del maltempo abbattutosi su Catania nei giorni scorsi. Le scuole, infatti, rimarranno chiuse in alcuni comuni per il quarto giorno consecutivo, ma stavolta l’allerta meteo non c’entra, visto che è tornato a splendere il sole. Le ordinanze dei Sindaci, infatti, dipendono dal forte maltempo delle scorse ore e sono limitate ai comuni più colpiti dalle piogge alluvionali di ieri, 13 novembre. Si tratta, infatti, di misure precauzionali volte a consentire verifiche e controlli nelle strutture degli istituti duramente colpiti dal maltempo a Catania. Ecco l’elenco dei Comuni in cui i Sindaci hanno deciso di chiudere le scuole:

  • Giarre;
  • Riposto;
  • Mascali;
  • Viagrande;
  • Acireale (solo superiori).

“Ritengo opportuno sospendere per oggi le attività didattiche negli istituti superiori di secondo grado per essere certi della sicurezza degli immobili” afferma Barbagallo, sindaco di Acireale. I tecnici della città metropolitana effettueranno controlli strutturali negli edifici per verificare eventuali infiltrazioni di acqua. L’obiettivo è “rendere sicuro il rientro a scuola di alunni, docenti e personale scolastico”, dice Barbagallo. Riprenderanno, invece, regolarmente le attività didattiche per i bambini.

Maltempo a Catania, il post di Enrico Trantino

Il sindaco di Catania, Enrico Trantino, ieri, 13 novembre, ha pubblicato sul suo profilo Facebook, un post riassuntivo sul maltempo e sugli interventi effettuati.

“La sospensione delle attività didattiche ci ha consentito di compiere una ricognizione in quasi tutti gli edifici scolastici (ne approfitto per ringraziare gli assessori Guzzardi e Petralia per il gran lavoro svolto). Abbiamo registrato alcune criticità, in gran parte risolte. In un edificio è caduta una porzione di controsoffitto (e non di tetto, come ho letto da qualche parte), che mi dicono sia stata già ripristinata. Le nostre scuole avrebbero bisogno di seri interventi di riqualificazione, che progressivamente stiamo cominciando a attuare, sebbene il percorso sia particolarmente lungo” scrive il sindaco.

E continua “Ma sono anche Sindaco Metropolitano e ho avvertito il dovere di andare a verificare quel che è accaduto a Giarre e Riposto. La quantità di acqua piovuta oggi (13 novembre ndr) è pari alle precipitazioni di un anno intero. Se da un lato tiro un sospiro di sollievo per l’assenza di conseguenze sull’incolumità dei cittadini, dall’altro mi sento vicino a chi ha perso case e il frutto di importanti risparmi”.

“Quel che è successo ci deve insegnare che dobbiamo ormai convivere con eventi imprevedibili, che, come amministratori, abbiamo il dovere di rendere quanto più inoffensivi, attenuando i rischi (che non potremo mai scongiurare). Patiamo una condizione di fragilità dei territori, che è stata evidenziata dal sindaco di Bologna Matteo Lepore, che ringrazio per la solidarietà prestata assieme all’assessore alla Protezione Civile Massimo Bugnani, e per essersi messo a disposizione. Sbaglieremmo se provassimo a individuare responsabili. Potremo farcela se agiremo insieme, imparando a rispettare quel che ci sta attorno. Se non possiamo risolvere un problema, dobbiamo imparare a conviverci; ma non aggravarlo” conclude il primo cittadino.

Le parole di Anci Sicilia: “Sindaci impossibilitati”

L’Anci Sicilia esprime “solidarietà” ai Comuni dell’Isola, in particolare della provincia di Catania, colpiti da violenti nubifragi che stanno provocando danni ingenti.

“Siamo di fronte a condizioni climatiche avverse, spesso non prevedibili, che impongono la realizzazione di interventi urgenti per affrontare in maniera concreta i problemi collegati al rischio idrogeologico – dice il Comitato direttivo dell’Anci Sicilia”. I sindaci dei territori che vengono colpiti da eventi di questo tipo si sentono spesso impotenti perché impossibilitati a operare in maniera decisa senza adeguati sostegni dello Stato e della Regione siciliana nelle attività di prevenzione e programmazione degli interventi, in assenza dei piani di adattamento ai cambiamenti climatici e di adeguati sostegni finanziari”.

“Risulta, infatti, evidente che l’attuale sistema idraulico di raccolta delle acque piovane, in occasione di fenomeni temporaleschi estremi, non è più idoneo a smaltire la quantità di pioggia che cade al suolo in pochissimi minuti”, conclude Anci Sicilia.

Foto: Protezione civile – Riposto

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