Il primo cittadino etneo replica alle polemiche sulla manutenzione delle strade e dei tombini dopo le piogge delle scorse settimane.
“I tombini sono sturati, sono pulitissimi, le caditoie sono specchiate”: parola del sindaco di Catania Enrico Trantino. I danni provocati dall’enorme quantità di acqua caduta su Catania lo scorso 19 ottobre non sono stati causati dall’assenza di manutenzione delle condutture.
Maltempo a Catania, le parole di Trantino sui tombini
“I tombini di via Etnea non sono assolutamente in grado di intercettare tutta quell’acqua”, ha analizzato il sindaco. Il primo cittadino, che nei giorni scorsi ha pubblicato un lungo post sui social per spiegare l’accaduto e rispondere ai commenti della cittadinanza dopo l’ondata di maltempo di sabato mattina, ha anche annunciato: “Giorno 29 ottobre incontrerò i tecnici per capire meglio quel che è accaduto e quali soluzioni poter portare”.
Anche ad autunno 2024 Catania è finita sott’acqua durante il primo acquazzone di stagione e le polemiche sono tornate a correre, anche e soprattutto sui social. L’Amministrazione comunale è stata accusata di non sapere gestire le infrastrutture per prevenire allagamenti. Diverse zone della città, come il quartiere Santa Maria Goretti, si sono allagate nuovamente, come del resto avviene dalla nascita del quartiere stesso, ripensato già negli anni Sessanta.
L’accusa: “Manutenzione insufficiente”
Sotto accusa sono finite la manutenzione, insufficiente, di caditoie e canali di deflusso, ma il sindaco Trantino oggi ha smentito ufficialmente le critiche. Nonostante gli interventi tempestivi dei tecnici comunali e della Protezione Civile, sabato 19 ottobre i residenti hanno espresso tutta la loro frustrazione per la mancanza di lavori preventivi adeguati, che portano a situazioni sempre uguali dopo ogni temporale.
Alcuni cittadini di Catania, come quelli di Via Androne e Largo Aquileia, hanno denunciato anche la pulizia insufficiente delle strade, con spazzatrici che hanno operato solo superficialmente, lasciando cumuli di cenere vulcanica e detriti a bordo carreggiata, aggravando ulteriormente i problemi di deflusso d’acqua.
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