Un disastro per l'agricoltura italiana : serre divelte, frutteti abbattuti e stalle evacuate, interi greggi dispersi. Le regioni più colpite sono Valle d'Aosta, Liguria, Piemonte e Lombardia. In pericolo l'intero raccolto del riso
Animali bloccati in alpeggio, serre divelte, frutteti e coltivazioni distrutti, alberi abbattuti, risaie allagate proprio nel momento della raccolta: è nell’ordine dei milioni di euro la prima stima dei danni provocati all’agricoltura dal maltempo che si è abbattuto sull’Italia settentrionale, soprattutto in Valle d’Aosta, Liguria, Piemonte e Lombardia.
Lo rileva la Coldiretti.
Secondo una prima analisi dei danni all’agricoltura nelle regioni più colpite condotta dall’associazione, in Liguria “si segnalano frane e smottamenti, con difficoltà anche per le aziende in alpeggio” e “danni alle colture in campo, con il forte vento e trombe d’aria che non hanno risparmiato le olive ormai prossime alla raccolta”.
In Valle d’Aosta “campi allagati per l’esondazione della Dora in bassa Valle, serre divelte dal forte vento, stalle evacuate e ancora frutteti distrutti e vigneti pesantemente danneggiati”.
Il maltempo non ha risparmiato l’agricoltura nemmeno in Piemonte, con “campi allagati in tutta la regione, imprese floricole della provincia di Verbania sott’acqua e difficoltà per i margari, che non sono potuti rientrare con gli animali a valle, essendo compromesse le infrastrutture viarie”.
E’ “grave – rileva la Coldiretti – la situazione del riso nel triangolo d’oro tra Vercelli, Novara e Pavia”.
In Lombardia, per esempio, “si coltiva l’80% del riso in Italia, con intere aziende agricole che sono state allagate proprio alla vigilia del raccolto con la perdita di un intero anno di lavoro”.
Il maltempo ha dunque colpito in un momento importante per l’Italia, primo produttore europeo di riso, con 228 mila ettari coltivati quest’anno e 4.000 aziende agricole che raccolgono 1,50 milioni di tonnellate di risone all’anno, pari a circa il 50% dell’intera produzione Ue e con una gamma di varietà unica.