Roma, 18 mar. (askanews) – Non è ancora possibile fare una stima definitiva, ma ad oggi i danni all’agricoltura per quanto riguarda la provincia di Firenze, tra strutturali e soprattutto raccolti, sono stimati in oltre 5 milioni di euro. Sono le prime stime fatte da Cia Agricoltori Italia Toscana Centro. che da venerdì 14 marzo, giorno degli eventi alluvionali con piena del fiume Arno, ha effettuato sopralluoghi con i tecnici in tutto il territorio. “Anche stavolta – commenta Sandro Orlandini, presidente Cia Toscana Centro – siamo alle prese con la conta dei danni. Se nelle città gli interventi e le misure prese, come gli scolmatori, sono stati efficaci; nelle campagne la situazione è complicata e con danni ingenti. Serve fare prevenzione su tutto il territorio”.
Fra i principali danni strutturali, è andata persa una stalla nel Mugello, ma sono soprattutto le produzioni ad avere avuto la peggio, danni alle colture: in Valdisieve, da Vicchio a Pontassieve, sono sott’acqua 2000 ettari di superficie agricola, in cui si coltivano grano erba medica, territorio che ha fatto da cassa di espansione. Ancora peggiore è la situazione nella zona Empolese-Valdelsa, nei comuni di Certaldo, Castelfiorentino, Empoli, Fucecchio, Cerreto Guidi, Vinci, Capraia, Montelupo, dove anche in questo caso i campi hanno fatto da cassa di espansione: sono zone pianeggianti in larga parte allagate con perdita del raccolto e necessità di ripristino, in totale circa 5mila ettari, per danni superiori a 4 milioni di euro.
“Cifre che sono destinate a salire repentinamente, se dovessimo contare il ripristino frane, strade e viabilità, che in alcune zone è completamente inesistente”, sottolinea il direttore Cia Toscana Centro Lapo Baldini.
Mugello e Valdisieve sono la zona colpita più duramente con frane e microfrane diffuse che hanno determinato crolli a strade e perdita di superfici coltivate. A Montalbano sono state colpite le zone collinari dei comuni di Quarrata, Larciano, Monsummano, Vinci e Cerreto Guidi e si registrano frane diffuse con crolli di strade e perdita di terreni coltivabili.
Nella cintura fiorentina i danni maggiori sono alle abitazioni e alle attività (industriali, commerciali e artigianali). Anche qui comunque qualche centinaio di ettari risultano allegati ed in particolare alcune aziende ortofrutticole soprattutto della zona sud della città. Infine, a Prato e Pistoia i danni si riferiscono alle colture allagate principalmente del pian di Prato e anche qui si parla di qualche migliaio di ettari.