Convocata una giunta regionale per domani, lunedì 21 ottobre. Il sindaco di Catania, Enrico Trantino, ha parlato della situazione.
Un intenso maltempo ha attanagliato la Sicilia nel corso delle ultime ore. Al primo appuntamento con la stagione delle piogge si sono registrati danneggiamenti, disservizi e disagi in tutta l’isola. A tal proposito è stata convocata una giunta regionale per domani, lunedì 21 ottobre. Lo ha stabilito il presidente della Regione Renato Schifani. Verrà valutato l’elenco dei danni subiti a causa del cattivo tempo. Saranno, inoltre, stanziate le prime risorse urgenti e necessarie. L’obiettivo è quello di effettuare gli interventi in somma urgenza. Il sindaco di Catania, Enrico Trantino, ha espresso alcune precisazioni tramite i propri social in merito a quanto accaduto in centro storico.
Danni per maltempo: la posizione del primo cittadino etneo
“Ho atteso qualche ora prima di scrivere su quanto accaduto ieri. Decine di commentatori hanno attribuito la causa di quanto abbiamo visto su via Etnea, alla mancata pulizia delle caditoie. Credo sia opportuno qualche chiarimento. Sicuramente i ‘tombini’ otturati sono all’origine di alcuni fenomeni di allagamento in qualche quartiere della città, ma in dimensione ben più contenuta di quel che abbiamo osservato al centro. Da sempre lavoriamo provando a fare l’impossibile; ma disponiamo di due sole squadre con tre operai per tutta la città, a causa di insufficienti risorse finanziarie da destinare a quelle manutenzioni, e non potremo migliorare neanche nel prossimo futuro. Ma non è questa l’origine di quel che è accaduto e accade in via Etnea, ove in occasione di importanti fenomeni meteorici si forma il fiume d’acqua che abbiamo visto. Premettiamo subito che nella nostra via centrale non esiste una sola caditoia ostruita, se non – eventualmente – per effetto dei detriti portati dall’acqua che arriva a monte con le stesse piogge. Quindi dicono cose inesatte quelli che attribuiscono a una inadeguata manutenzione la genesi degli allagamenti” spiega Trantino.
Fognature sottodimensionate
“Così come segnalato dal professore Giuseppe Cirelli della nostra Università ‘le fognature a Catania sono sottodimensionate. La città è cresciuta a macchia d’olio, e di pari passo non sono state realizzate le fognature per raccogliere le acque nere e le acque bianche (pioggia). L’incrocio tra viale Regina Margherita e via Etnea raccoglie le acque che provengono da ovest, fin da corso Indipendenza. Gli allagamenti che si verificano su Catania non sono prodotti solo dalle acque di pioggia che cadono sul centro urbano. Provengono anche in misura significativa da tutti i comuni della cinta urbana dove in questi anni la cementificazione ha comportato un’impermeabilizzazione del suolo ed un aumento dei deflussi verso Catania, visto che questi comuni sono per la maggior parte privi di fognature. Come iperbole, l’acqua che cade nella piazza del Municipio di Nicolosi arriva alla pescheria di Catania; cosa assurda perché il territorio etneo è prevalentemente vulcanico e con elevata permeabilità'”.
Gli ulteriori dati
“A ciò si aggiunga:
- l’aumento dell’intensità delle piogge dovute ai fenomeni di cambiamento climatico;
- l’inadeguatezza del sistema di convogliamento, studiato negli anni ’60 per eventi di più lieve impatto;
- la confluenza in strada delle acque che cadono sui tetti e terrazze, perché i pluviali in città scaricano sui marciapiedi e non nel sottosuolo;
- la mancanza di un sistema di canalizzazione sull’asse dei viali, che finisce col riversare su via Etnea tutta l’acqua che proviene da ovest, fin da corso Indipendenza (l’immagine ritrae piazza Roma ieri), non a causa delle caditoie otturate, ma perché le stesse non sono collegate a canali di scarico, ma ai cosiddetti ‘pirituri’ che hanno una limitata capacità di disperdere le acque.
Abbiamo costruito senza pensare a quel che sarebbe potuto accadere – dice ancora il sindaco -. Quel che prima era terra in grado di assorbire acqua, è diventato cemento impermeabilizzante (basta vedere lo schema grafico). Stiamo studiando con l’Università alcune soluzioni; ma non potranno essere immediate e dovremo imparare a convivere con questi fenomeni; come sta accadendo in Emilia, Liguria e in altre parti del territorio nazionale. Laddove possiamo intervenire per risolvere in tempi più brevi, come in via Domenico Tempio in cui dovremmo attenuare gli allagamenti (che non c’entrano nulla con la pista ciclabile), lo faremo. E spero non ci si potrà mai contestare di averci dormito su” conclude.
Maltempo, le parole di Galvagno
“Sto seguendo con attenzione la situazione che si è venuta a creare a causa della forte ondata di maltempo che nella giornata di ieri ha interessato gran parte della Sicilia. Sono in costante contatto con il ministro della Protezione Civile Musumeci, il presidente della Regione Schifani ed i sindaci dei centri maggiormente colpiti. Ho avuto rassicurazioni che entro domani, lunedì 21 ottobre, sarà riattivata la tratta ferroviaria compresa tra Caltanissetta Xirbi e Dittaino, sospesa a scopo precauzionale. Così come avvenuto per altre emergenze, ribadisco il massimo impegno dell’Assemblea Regionale Siciliana che mi onoro di presiedere, ad intervenire con provvedimenti urgenti e straordinari. Mi voglio complimentare con la giovane donna che sempre ieri, ha salvato un uomo caduto dal suo scooter, a causa delle piogge torrenziali, in via Etnea, a Catania. Un gesto eroico che merita di essere evidenziato. Esprimo, infine, il più profondo cordoglio per la tragica scomparsa dell’operaio della Forestale, avvenuta sabato pomeriggio a Tortorici in provincia di Messina. Lavorare non è, e non può essere morire, dobbiamo tutti impegnarci sempre di più, per evitare queste inconcepibili tragedie”.
Fonte foto: Enrico Trantino Sindaco (Facebook)