La polizia di Stato nelle ultime 24 ore ha arrestato nove persone accusati a vario titolo di furti e maltrattamenti in famiglia
La polizia di Stato nelle ultime 24 ore ha arrestato nove persone accusati a vario titolo di furti e maltrattamenti in famiglia.
Sul fronte dei maltrattamenti in famiglia, in due diverse circostanze, gli agenti delle volanti sono intervenuti in contesti domestici degradati, sottraendo madri, figli e mogli alla violenza dei loro stessi familiari.
In un’ abitazione del Cep è stata la moglie di un uomo violento e spesso ubriaco che, grazie all’aiuto della figlia e della suocera, è riuscita a liberarsi dalla presa del marito chiedendo aiuto. I poliziotti, dopo avere ascoltato i testimoni dell’aggressione, hanno arrestato l’uomo.
Stessa sorte è toccata a un 30enne che vive in un appartamento della zona dei Cantieri Navali che ha costretta la madre a trovare rifugio sul balcone e da lì a chiamare aiuto.
A Partinico il terzo arresto di un uomo violento, già sottoposto al regime della sorveglianza speciale. L’uomo ha morso un poliziotto al polpaccio e ha tentato di strangolare un secondo. E’ stato bloccato ed ammanettato dai poliziotti, che lo hanno arrestato per violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Sul fronte dei furti è stato arrestato un giovane di 30 anni sorpreso a rubare nell’area della residenza per studenti “Camplus Palermo” di via Benedettini dove erano già stati messi a segno tre furti.
Sul fronte dei furti
sventati, è stata presumibilmente spezzata la sequenza di furti notturni,
almeno tre nelle ultime settimane, compiuti nell’area della residenza per
studenti “Camplus Palermo” di via Benedettini: un giovane di 30 anni è stato sorpreso,
infatti, nella flagranza del furto della bicicletta di uno studente alloggiato
al “Camplus” ed ancorata con catena ad un palo all’interno dell’area privata.
Addosso al giovane sono stati trovati strumenti atti all’effrazione. La Polizia
di Stato sospetta che il giovane sia responsabile di altri furti ed al riguardo
sta cercando riscontri.
Altri due reati predatori
sono stati sventati, rispettivamente, all’interno di un supermercato di
Brancaccio, dove una donna, violando la misura dell’obbligo di dimora in una
città della provincia di Agrigento, ha cercato di oltrepassare le casse dopo
aver rubato; e su strada, in via Mozart, dove le pattuglie moto montate “Nibbio” ed i poliziotti del Commissariato
di P.S. “Libertà” hanno interrotto il raid di due giovani sorpresi a
“cannibalizzare” una vettura parcheggiata, alla quale era già stata sottratta
la marmitta. Sia la donna che i due giovani sono stati arrestati e dovranno
rispondere del reato di furto aggravato.
Un importante sequestro
di stupefacenti è stato, invece, effettuato dai poliziotti del Commissariato di P.S. “Mondello” che, nel centro
della borgata marinara, a piazza Valdesi, hanno tratto in arresto un 31enne,
sorpreso con addosso 30 grammi di marijuana, già suddivisa in dosi. E’ stato
l’atteggiamento nervoso del giovane, fermato per un controllo di polizia, ad
indurre gli agenti a svolgere ulteriori accertamenti. Sono state così trovate
le dosi, oltre a denaro contante provento di spaccio e ad un bilancino di
precisione, rinvenuto e sequestrato nell’appartamento del giovane sempre a
Mondello. L’uomo è stato arrestato.
Infine, con
l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti
di un 19enne, la Polizia di Stato ha dimostrato di non abbassare la soglia
della sua attenzione neanche nei confronti delle indagini che seguono la consumazione
di gravi fenomeni di criminalità su strada. Lo scorso 10 giugno, in via Pitrè,
due dipendenti di una nota ditta di consegne, impegnati nell’adempimento della
loro prestazione lavorativa, furono avvicinati e minacciati dalla richiesta
perentoria di denaro da parte di un malvivente armato di coltello. Anche in
quella circostanza, la mancata realizzazione del colpo può ascriversi al
controllo del territorio esercitato dalla Polizia di Stato, una cui pattuglia stava
proprio transitando lungo la zona interessata dalla rapina.
Il malvivente aveva
notato gli agenti e si era quindi dato subito alla fuga, ma leindagini dei poliziotti del Commissariato di P.S. “Porta Nuova”, in questi
mesi, hanno accertato l’identità del giovane, al quale si è giunti anche grazie
agli esiti del sopralluogo compiuto dai poliziotti
del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica.