Manca il personale, chiude l'infopoint turistico di Agrigento - QdS

Manca il personale, chiude l’infopoint turistico di Agrigento

Irene Milisenda

Manca il personale, chiude l’infopoint turistico di Agrigento

venerdì 23 Luglio 2021

Il servizio veniva offerto all’interno di uno dei quattro chioschi di Porta di Ponte. Era stato inaugurato nel 2016 ed era diventato un punto di riferimento per i turisti ma anche per i cittadini

AGRIGENTO – Ad Agrigento chiude per mancanza di personale l’infopoint all’interno di uno dei quattro chioschi di Porta di Ponte.
“Considerato che si è provveduto ad una riorganizzazione dell’Ente a seguito di numerosi pensionamenti – si legge nel provvedimento a firma del commissario straordinario del Libero consorzio Vincenzo Raffo – appare opportuna una migliore distribuzione delle sedi Urp ubicate nel territorio della provincia ed in particolare nel Comune di Agrigento. Sembra quindi opportuna la chiusura del chiosco di piazza Moro, anche in considerazione della vicinanza di altra sede Urp in piazza Vittorio Emanuele, per cui non vi è alcuna incidenza negativa sui servizi resi relativamente alla comunicazione ed informazione ai cittadini e/o visitatori”.

Inaugurato nel 2016 l’infopoint è nato proprio come un punto di riferimento per turisti e cittadini per ricevere informazioni e notizie su Agrigento e non solo, visto che la città ha sempre subito un forte “handicap” proprio per la carenza di un centro informativo.

La decisione non è andata giù proprio all’allora Sindaco della Città dei Templi, Calogero Firetto, oggi consigliere comunale che afferma: “La riorganizzazione del personale del Libero Consorzio e altre ragioni burocratiche non possono giustificare una scelta che è totalmente priva di visione del futuro della città. Se il Comune non è in grado di gestire il punto informativo a Porta di Ponte, con i suoi 250 utenti di media al giorno, e il museo di cultura popolare intitolato a Gigi Casesa, conclude Firetto, li affidi a terzi con bando che ne ricerchi le necessarie competenze. I soldi per farlo li ha.”

Fanno eco le parole di Fabrizio La Gaipa presidente del Distretto Turistico che chiede al Commissario del Libero Consorzio di rivalutare il provvedimento: “Non possiamo ridurre i servizi di informazione turistica e culturale adesso in questa fase di ripresa economica e turistica della città.”

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