Lavoro

Manovra 2024, come beneficiare delle agevolazioni fiscali per investimenti aziendali

Nella Manovra 2024 diverse agevolazioni fiscali per le imprese sono state rinnovate. Nello specifico si tratta di misure fiscali, tra cui finanziamenti a fondo perduto o agevolazioni per l’acquisto di nuovi beni strumentali. L’obiettivo in questo senso è quello di fornire aiuti alle imprese esistenti, incentivare gli investimenti, la digitalizzazione, la nascita di imprese a tasso zero e rilanciare il sistema imprenditoriale.

Le agevolazioni più importanti sono le seguenti:

  • Finanziamento Nuova Sabatini, per l’acquisto di beni strumentali
  • Il Fondo Impresa Donna, una misura a supporto dell’imprenditoria femminile
  • Fondo di Garanzia PMI
  • Piano Nazionale Transizione 4.0
  • Incentivi per le assunzioni under 36 
  • Incentivi per assunzioni under 36
  • Una serie di agevolazioni per le imprese del Mezzogiorno e del Centro Italia che possono essere sintetizzate nell’iniziativa Resto al Sud.

Agevolazioni fiscali, la Nuova Sabatini

La Nuova Sabatini è un’agevolazione fiscale per le imprese che investono nell’acquisto di nuovi beni strumentali, rivolti al miglioramento dell’attività d’impresa. L’incentivo è stato messo a disposizione dal Ministero dello sviluppo economico con lo scopo di aumentare la competitività del sistema produttivo del Paese.

La misura, infatti, sostiene l’acquisto di attrezzature, impianti, software, hardware, tecnologie digitali e macchinari, anche se acquistati in leasing. La Legge di Bilancio 2022 ha rifinanziato fino al 2027 la Nuova Sabatini, con un importo di 240 milioni di euro sia per il 2022 che per il 2023, 120 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026 e 60 milioni di euro per il 2027.

L’incentivo è rivolto alle imprese situate sul territorio nazionale, operanti in tutti i settori produttivi ad eccezione di attività finanziarie e assicurative. Le imprese al momento della presentazione della domanda devono soddisfare i seguenti punti

  • Avere una sede operativa in Italia;
  • Essere regolarmente costituite ed iscritte nel Registro delle imprese, ovvero nel Registro delle imprese di pesca (ad eccezione di quanto previsto nel paragrafo successivo);
  • Essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
  • Non rientrare tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  • Non trovarsi in condizioni tali da risultare “imprese in difficoltà” così come individuate nei rispettivi regolamenti unionali di settore.

Agevolazioni fiscali, Fondo Impresa Donna

Il Fondo Impresa Donna è un sostegno finanziario per l’imprenditoria femminile. Nello specifico si tratta di una misura operativa da maggio 2022. Un incentivo che ha l’obiettivo di rafforzare il mondo dell’imprenditoria femminile, incentivando la nascita di nuove imprese, ma anche lo sviluppo e il consolidamento delle realtà già esistenti.

Il Fondo finanzia le seguenti tipologie di investimenti:

  • contributi a fondo perduto per avviare imprese femminili (con particolare attenzione alle imprese individuali e alle attività libero professionali in generale e con specifica attenzione a quelle avviate da donne disoccupate di qualsiasi età);
  • finanziamenti a tasso zero o comunque agevolati – sarà ammessa anche la combinazione di contributi a fondo perduto e finanziamenti – per avviare e sostenere le attività d’imprese femminili;
  • incentivi per rafforzare le imprese femminili, costituite da almeno 36 mesi, sotto la forma di contributo a fondo perduto del fabbisogno di circolante nella misura massima dell’80% della media del circolante degli ultimi 3 esercizi;
  • percorsi di assistenza tecnico-gestionale per attività di marketing e di comunicazione durante tutto il periodo di realizzazione degli investimenti o di compimento del programma di spesa, anche attraverso un sistema di voucher per accedervi;
  • investimenti nel capitale, anche tramite la sottoscrizione di strumenti finanziari partecipativi, a beneficio esclusivo delle imprese a guida femminile tra le start-up innovative e le PMI innovative, nei settori individuati in coerenza con gli indirizzi strategici nazionali.

Agevolazioni fiscali, fondo di garanzia PMI

Il Fondo di Garanzia per le PMI è uno strumento che predispone garanzie pubbliche per le piccole e medie imprese, con l’obiettivo di sostenerle fornendo garanzie statali ai finanziamenti concessi da banche o intermediari finanziari (incluse le società di leasing). Sono moltissime le imprese che hanno beneficiato dell’agevolazione, ottenendo finanziamenti da banche, o da altri enti finanziari, senza dover impiegare garanzie aggiuntive (come ad esempio polizze assicurative ) sulle risorse coperte dal Fondo.

Per richiedere il fondo occorre rivolgersi ad un ente finanziario, banca o società di leasing e fare richiesta di finanziamento, indicando la volontà di acquisire la garanzia diretta, mentre ad avere le possibilità di accesso sono le piccole e medie imprese di qualsiasi settore, situate sul territorio nazionale, che siano economicamente sane. Sono esclusi solamente i cosiddetti “settori sensibili”, ovvero quei settori così ritenuti dall’Unione Europea.

Agevolazioni fiscali, Resto al Sud

Resto al Sud è la misura fiscale per sostenere le imprese del Mezzogiorno e del Centro Italia e incentivare la nascita di nuove. Tra i beneficiari, i soggetti di età compresa tra i 18 e i 55 anni per cui sono previsti contributi fino a 200.000 euro per le realtà imprenditoriali emergenti. Sono contributi economici, in parte a fondo perduto, investiti per incoraggiare un maggior sviluppo delle imprese nel Centro e Sud Italia, in primis quelle giovanili.

All’agevolazione Resto al Sud hanno accesso solamente i soggetti con determinati requisiti, ovvero:

  • i residenti nei territori oggetto della misura; oppure i soggetti che sono disposti a trasferirsi entro 60 giorni dall’eventuale accoglimento della richiesta di finanziamento o i soggetti residenti all’estero disposti a trasferirsi entro 120 giorni;
     
  • i soggetti che hanno tra i 18 e i 55 anni d’età;
     
  • i soggetti che, per la durata del finanziamento, sono senza contratto di lavoro a tempo indeterminato;
     
  • i soggetti che non sono già titolari di altra attività di impresa in esercizio alla data del 21 giugno 2017;
     
  • i liberi professionisti che non risultano titolari di partita IVA, nei 12 mesi antecedenti alla presentazione della domanda, per lo svolgimento di un’attività analoga a quella per cui chiedono le agevolazioni;
     
  • i soggetti che, negli ultimi 3 anni, non hanno beneficiato di altre agevolazioni nazionali per l’autoimprenditorialità;
     
  • i soggetti in procinto di costituire società, imprese individuali, cooperative che hanno sede, sia operativa che legale, nei territori in cui è prevista la misura. Rientrano nell’agevolazione anche le società che sono state già costituite ma dopo la data del 21 giugno 2017. Per quanto riguarda, invece, le società che devono ancora essere formate, possono accedere all’incentivo se la costituzione avviene entro 60 giorni (120 giorni in caso di residenza all’estero) dall’esito positivo dell’istruttoria.

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