Il percorso da seguire prima dell'iter parlamentare
C’è grande attesa per le tappe che condurranno all’approvazione della Manovra 2025, la terza del governo Meloni. Una delle grandi novità introdotte quest’anno riguarda il piano strutturale di bilancio a medio termine, legato alla riforma del Patto di stabilità e crescita approvata lo scorso aprile dalle istituzioni Ue, che di fatto hanno introdotto nuove regole dal punto di vista finanziario.
Il piano in questione avrà dunque un ruolo cruciale in merito alla credibilità dell’Italia a Bruxelles e nello specifico prevede delle tempistiche ben precise, con un Consiglio dei ministri previsto nella giornata di martedì 17 settembre in cui sarà necessaria l’approvazione. Molto probabilmente però l’esecutivo sceglierà di attendere i dati definitivi su Pil, deficit e debito che verranno pubblicati il prossimo 23 settembre. Da ciò si può dedurre che l’approvazione definitiva del piano dovrebbe arrivare dal 24 settembre in poi.
Manovra 2025, piano strutturale di bilancio a medio termine: di cosa si tratta
Il Piano strutturale di bilancio a medio termine indica in sostanza che i Paesi con un debito pubblico superiore al 60% del Pil o con un disavanzo pubblico superiore al 3% del Prodotto interno lordo sono obbligati a presentare un documento specifico nel quale indicare nel dettaglio la traiettoria della spesa netta aggregata, delle riforme e degli investimenti che copra un periodo di quattro o cinque anni (in base alla durata della legislatura). Il percorso di risanamento dei conti potrà essere esteso a 7 anni nel rispetto di determinati criteri.
In sostanza è un documento richiesto da Bruxelles a tutti i Paesi membri che superano i limiti imposti dalle regole comunitarie sui bilanci: debito/Pil oltre il 60% e deficit/Pil oltre il 3%. L’Italia oltrepassa ampiamente queste limitazioni e ciò obbliga il nostro Paese a presentare tale documento, che indica di fatto un piano di rientro.
Manovra 2025, piano strutturale di bilancio: la situazione in Italia
L’Italia attualmente parte da un deficit del 7,4% nel 2023 e un debito pubblico sul Prodotto interno lordo di oltre il 137%. In sintesi, in 7 anni dovrà garantire una diminuzione costante del deficit di 0,5 punti percentuali all’anno e una contestuale riduzione del debito di un punto percentuale all’anno. Si tratta di circa 10-12 miliardi di euro all’anno nel bilancio, da ottenere con la riduzione della spesa pubblica, un aumento delle entrate fiscali, misure ad hoc sulla produttività e sulla crescita sostenibile.
Manovra 2025, il percorso per l’approvazione
Nel Consiglio dei ministri del 17 settembre era inizialmente prevista l’approvazione del piano strutturale di bilancio, ma come specificato in precedenza, in attesa di dati precisi da parte dell’Istat, sarà necessario attendere fino al 24 settembre, dopo che giorno 23 saranno inseriti i dati definitivi su Pil, deficit e debito. Il 25 settembre il piano dovrebbe quindi essere definitivo e presentato in Parlamento per l’approvazione di Camera e Senato. Una volta concluso l’iter parlamentare, il documento arriverà a Bruxelles. Agli inizi di ottobre, quindi, sarà al vaglio della Commissione europea.
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