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La manovra finanziaria è pronta per Sala d’Ercole, Dagnino: “Coraggiosa, spero non ci sia ostruzionismo”

La manovra finanziaria è pronta per Sala d’Ercole, Dagnino: “Coraggiosa, spero non ci sia ostruzionismo”
Alessandro Dagnino

Dopo l’ok dalla Commissione bilancio, martedì 9 dicembre, il testo verrà discusso in aula. L’assessore all’Economia sottolinea: “Mi auguro che il parlamento possa approvarla e condividere per dotare la Regione di uno strumento che potrà dare grande slancio allo sviluppo”

In un modo o nell’altro, il testo della legge di stabilità è adesso pronto aula. Il via alla discussione generale è calendarizzato per martedì, 9 dicembre, e prima di quella data saranno depositati gli emendamenti che già da annunci di questi giorni non verranno a mancare.

La Commissione bilancio ha chiuso i lavori dopo una ripresa con cui la maggioranza ha tentato di far sedere nuovamente al tavolo l’opposizione. Da quanto appreso, la manovra finanziaria per il triennio 2026-2028 era già pronta nella serata di mercoledì, ma la decisione dei componenti di commissione dell’opposizione di abbandonare l’aula intorno alle sei del pomeriggio ha fatto rinviare la chiusura formale del testo per una eventuale ulteriore modifica che non è avvenuta.

Ieri le opposizioni avevano abbandonato l’aula: “La maggioranza sta peggiorando una già pessima legge di stabilità”

“La maggioranza sta stravolgendo, peggiorandola, una già pessima legge di stabilità. A questo punto preferiamo abbandonare la commissione Bilancio. Presenteremo i nostri emendamenti in Aula. Dimostreremo in quella sede che l’opposizione le proposte le ha, e sono tutte di qualità, a dispetto di quanto dice Schifani”. Questa era stata la motivazione resa nota dai deputati del Partito Democratico e del Movimento 5 stelle.

“L’opposizione ha fatto questa scelta in maniera abbastanza sorprendente, perché fino a poco tempo prima stavamo svolgendo serenamente i lavori che devo dire si sono svolti in un clima di massima serenità”, dice l’assessore all’Economia Alessandro Dagnino. “Naturalmente il governo non si è tirato indietro rispetto ad un dialogo – afferma Dagnino – che è sempre stato aperto, e devo dire che anche alcune misure che loro avevano proposto, laddove condivise sono state approvate”.

Approvato emendamento contro disparità di trattamento dei dipendenti regionali. Giambona: “Si chiude stortura”

Tra gli emendamenti proposti dall’opposizione ed approvati a maggioranza dalla commissione bilancio c’é quello sulla disparità di trattamento dei dipendenti regionali.

Mario Giambona, vicepresidente del gruppo Pd all’Ars afferma: “Con l’approvazione del mio emendamento, e voluto dal nostro gruppo parlamentare, in Commissione Bilancio si chiude una stortura durata oltre vent’anni e si traccia una svolta epocale: finalmente anche i dipendenti regionali assunti dopo il 31 dicembre 2000 potranno finalmente chiedere l’anticipo del Tfr”.

Un traguardo raggiunto, a beneficio dei circa sette o ottomila dipendenti assunti da meno di venticinque anni, contro una bocciatura che il deputato Pd annuncia verrà ripresentata in aula per ottenere che anche i nostri dipendenti regionali possano beneficiare della previdenza complementare. “Gli unici in Italia a non averne ancora oggi diritto”, spiega Giambona, pur essendo entrata in vigore nel 2005.

La manovra finanziaria approda a Sala d’Ercole, Dagnino: “Crediamo sia una legge di stabilità coraggiosa e molto espansiva”

La manovra vedrà, ancora una volta, una seconda – e vera – discussione a Sala d’Ercole, dove anche norme passate in commissione in clima di cordiale e pacifica condivisione di intenti hanno visto duri attacchi e fuoco incrociato per affondamenti programmati con voto segreto e franchi tiratori che a tempo debito si sollevano per il cecchinaggio dai banchi della maggioranza.

“Auspico che non ci sia un comportamento ostruzionistico in aula, perché crediamo davvero che non ce ne sia motivo”, dice Alessandro Dagnino riguardo una legge di stabilità che definisce coraggiosa e molto espansiva. Tra l’altro, secondo l’assessore all’Economia, “la commissione ha lavorato molto bene ed ha ulteriormente migliorato quei testi che comunque erano stati già ampiamente condivisi nella loro struttura essenziale”.

“Strumento che darà grande slancio allo sviluppo già nel 2026”

Quindi si tratterebbe di un testo che non è dispiaciuto alla rappresentanza parlamentare e per il quale il governo, rappresentato da Dagnino, avrebbe anche accolto variazioni migliorative senza pregiudizi sul mittente. “Adesso mi auguro che il parlamento possa approvarla e condividerla altresì in modo da potere dotare la Regione Siciliana di uno strumento che potrà dare grande slancio allo sviluppo, che è già in corso con la crescita economica, già nel 2026”, dice l’assessore.

“Sono presenti tante misure innovative”

“Ci sono tante misure innovative – spiega il titolare dell’Economia siciliana – come la decontribuzione Sicilia, il South working, la misura per l’attrazione dei residenti all’estero che speriamo possa avere successo, la misura sui bonus edilizi che speriamo possa dare slancio all’economia siciliana”. Secondo Dagnino “è una legge che speriamo molto possa stimolare la crescita della regione”.

Sulla manovra finanziaria incombe comunque il pericolo ostruzionismo

L’ostruzionismo però potrebbe arrivare, e sul testo ormai ampliato con aumento di norme nell’articolato e risorse messe in campo, qualcosa potrebbe saltare da una parte o dall’altra. Parti che riguardano comunque linee di intervento determinate da istanze della stessa maggioranza.

La partita è infatti ancora aperta nella coalizione di centrodestra, e l’equilibrio composto da cinque gruppi parlamentari, dei quali uno senza più esponenti in giunta, cui se ne aggiunge uno che sostiene esternamente il governo senza prendere parte alla giunta né ad incarichi di sottogoverno, non è esattamente solido come da “compattezza” manifestata all’esito del voto sulla mozione di sfiducia andato in scena martedì.

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