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Manovra, Giorgetti: “Misure destinate al ceto medio. Chi guadagna 2mila euro non è ricco”

Manovra, Giorgetti: “Misure destinate al ceto medio. Chi guadagna 2mila euro non è ricco”

Il ministro dell’Economia replica agli attacchi delle opposizioni: “Assumersi la responsabilità e far quadrare il cerchio in una situazione di guerre e instabilità è più complicato”

Sulla nuova Legge di Bilancio 2026 parla il Ministro dell’Economia e delle Finanze del governo Meloni Giancarlo Giorgetti, che difende le misure previste nella Manovra dagli attacchi delle opposizioni, tra cui quelle del Pd di Elly Schlein.

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Giorgetti: “Cosa s

“Bisogna capire cosa si intende per ricco: se uno che guadagna 45mila lordi, quindi circa 2mila netti lo è, Istat, Bankitalia e Upb hanno un concezione della vita un po’…”, dice Giancarlo Giorgetti in una video intervista al Festival Bergamo Città d’impresa.

“A giudicare e valutare il comportamento degli altri si fa in fretta, ma assumersi la responsabilità e far quadrare il cerchio in una situazione di guerre e instabilità è più complicato“, replica alle critiche il Ministro leghista. “Negli anni scorsi si è intervenuti sui ceti più deboli», mettendo 18 miliardi l’anno scorso, riconfermati anche quest’anno. Si tratta di uno “sforzo ulteriore coprendo anche la fascia dei redditi fino a 50mila euro. Mi sembra una logica nell’orizzonte pluriennale sensata”, sottolinea il ministro, che credo che “possa portare a ben altri risultati”.

Ascani (Pd): “Sconto Irpef pensato male, non aiuta ceto medio”

“Questo governo ha prodotto una manovra finanziaria da 18 miliardi totali, cioè una manovretta in cui non c’è niente. Le poche risorse vengono anche usate male. Vedi la questione Irpef: è giusto riconoscere uno sconto fiscale a chi guadagna 1.800 euro al mese e avrà 450 euro, il problema è che avrà la stessa cifra chi guadagna 8.000 euro al mese”. Così Anna Ascani, vicepresidente della Camera e deputata dem intervenendo a Mattino Cinque.

“L’esecutivo fa una scelta chiara, cioè di premiare chi ha meno bisogno di essere premiato in questo momento. L’85% delle risorse andranno alle fasce più ricche e non, come invece avevano promesso, al ceto medio che è in difficoltà soprattutto oggi con la pressione fiscale più alta degli ultimi 10 anni. È scritto nella relazione tecnica della manovra di bilancio, lo dice l’Ufficio parlamentare di bilancio, lo dice anche Bankitalia. Le poche risorse di questa legge di bilancio andranno a chi ha meno necessità. È un errore”, conclude.