ROMA – La Conferenza delle Regioni ha concluso con il Governo Centrale un accordo volto alla tutela delle Regioni e delle Province autonome. Lo ha annunciato il Presidente della Conferenza Stefano Bonaccini al termine di una trattativa che ha visto coinvolti oltre al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, il ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, il ministro della Salute, Roberto Speranza e il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie locali, Francesco Boccia.
“L’accordo – ha spiegato Bonaccini – riguarda nove temi centrali per lo sviluppo dei territori e per il futuro delle istituzioni regionali”.
Oltre alla salvaguardia dei trasferimenti in favore delle Regioni nell’accordo si prevede la tutela dell’incremento delle risorse per il fabbisogno sanitario nazionale per il 2020 e il 2021.
Lo Stato trasferirà due miliardi in più per le risorse destinate agli interventi di edilizia sanitaria e di ammodernamento tecnologico.
L’accordo prevede anche l’anticipo al 2020 degli effetti delle sentenze della Corte costituzionale n. 247/2017 e n. 101/2018 in materia di pieno utilizzo dell’avanzo di amministrazione e del fondo pluriennale vincolato di entrata e di spesa: questo consentirà di sbloccare una serie significativa di investimenti sul territorio (oltre 800 milioni).
Stabilito anche il rinvio al 2021 dell’applicazione dei meccanismi di finanziamento delle funzioni regionali, disciplinate dal decreto legislativo 6 maggio 2011, n. 68, che prevede la definitiva soppressione dei relativi trasferimenti statali.
E ancora nell’accordo sono stati previsti: entrata in vigore dall’anno 2021 della disciplina dei meccanismi di riparto del fondo per il finanziamento del trasporto pubblico locale; adeguamento delle priorità di investimento secondo gli obiettivi indicati dalla nota di aggiornamento al Def 2019, con particolare riguardo al green new deal; istituzione di un Tavolo Stato, Regioni ed Enti locali, al fine di accelerare gli investimenti nazionali e comunitari, anche attraverso la definizione di procedure di semplificazione; individuazione di possibili soluzioni per consentire la riduzione degli oneri del debito in modo da liberare risorse in favore della crescita sostenibile e degli investimenti.
“Siamo di fronte ad una giornata molto importante per la sanità italiana perché l’insieme delle misure contenute in questo accordo, unitamente a quelle decise oggi (ieri per chi legge, ndr), sempre in Conferenza Stato-Regioni, sul payback farmaceutico – ha detto Bonaccini – assicura una quantità di risorse come da tempo non accadeva, fondi che saranno a disposizione per investimenti e servizi ai cittadini”.
Soddisfatto il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, al termine della Conferenza Stato-Regioni di ieri. “Sono stati esaminati due provvedimenti ‘fuori sacco’ – ha detto Boccia – (un’intesa per la concessione di aiuti a sostegno delle imprese agricole colpite da calamità naturali e un altro in materia di interventi strategici a favore delle Regioni e delle Province autonome per concedere l’utilizzo degli avanzi di amministrazione e del fondo pluriennale di entrata e di spesa a partire dal 2020, ndr). Gli uffici hanno lavorato alacremente in simbiosi permanente in questi giorni, giorno e notte per accelerare i tempi e dare un segnale che conferma questa collaborazione istituzionale, che è sotto gli occhi di tutti”.
“Per questa ragione – ha aggiunto Boccia – ho ringraziato sia il ministero dell’Economia e Finanze, in particolare il viceministro Misiani, e il ministero delle Politiche Agricole per aver lavorato fianco a fianco con i nostri tecnici e i tecnici delle regioni”.