Economia

Manovra, ok a pensioni minime a 600 euro per over 75. Entro domani emendamenti in Commissione

Prosegue anche oggi la discussione della Commissione Bilancio della Camera sulla Manovra finanziaria che dovrà essere approvata entro il 31 dicembre dal Parlamento per evitare l’esercizio provvisorio.

In queste ore il Governo sta completando i testi degli emendamenti che dovranno apportare le modifiche alla Legge di Bilancio e che saranno sottoposti all’osservazione della Commissione.

Manovra, emendamenti “spezzettati”

Il pacchetto di emendamenti arriverà spezzettato in due tempi: una prima parte oggi pomeriggio, mentre la seconda parte giungerà domani mattina.

Tra i provvedimenti più attesi vi è quello relativo all’aumento delle pensioni. La maggioranza in queste sembra essere riuscita a trovare la quadra sul provvedimento, fissando l’aumento a 600 euro delle minime per gli over 75.

Previste, tra gli emendamenti, anche le norme sulla proroga al 31 dicembre dei termini per presentare la Cilas per il Superbonus e sulla rateizzazione dei debiti fiscali delle società sportive.

Bocciato, invece, l’emendamento presentato dal Movimento 5 Stelle, con primo firmatario Giuseppe Conte, che prevedeva un contributo di solidarietà temporaneo del 20% a carico dei soggetti produttori e venditori di “prodotti nei settori farmaceutici e assicurativo” al fine di “perseguire maggiore equità ed equilibrio tra i costi sostenuti dai consumatori e i profitti ottenuti dagli operatori nel periodo pandemico”.

Conte: “Governo boccia emendamenti utili”

E intanto le opposizioni attaccano. Proprio l’ex premier Conte critica aspramente la Manovra e il Governo. “Qualche ora fa questo Governo ha bocciato emendamenti che avrebbero operato un più forte taglio del cuneo fiscale, perché abbiamo un ceto medio impoverito, e avrebbero restituito maggiore dignità ai pensionati, quelli della minima”, sostiene.

“Sono dei patrioti all’amatriciana, dei sovranisti da operetta: quando si tratta di far favori, di usare guanti di velluto con gli speculatori, evasori e corrotti, sono lì proni. Quando si tratta di intervenire per chi davvero è in difficoltà e non ha nessuno, si voltano dall’altra parte”, ha aggiunto ancora Conte.